Theresa May annuncia a sorpresa elezioni anticipate in Gran Bretagna per il prossimo 8 giugno. Le elezioni generali sono necessarie “per garantire certezza e stabilità negli anni a venire“, ha spiegato la premier britannica in un’inattesa dichiarazione da Downing Street. La necessità di tornare al voto prima del 2020 si intreccia con i problemi della Brexit e le divisioni interne alla politica britannica, con l’opposizione al percorso già inaugurato dal governo dei conservatori da parte dei laburisti, dei ibdem e soprattutto degli indipendentisti scozzesi, alle prese con un nuovo referendum per la separazione della Scozia. “Abbiamo bisogno di queste elezioni adesso per assicurare una leadership forte e stabile di cui il Paese ha bisogno“, ha spiegato May, confermando il voto anticipato escluso per mesi dopo il referendum sull’uscita dall’UE della Gran Bretagna.
L’annuncio è arrivato a sorpresa anche perché la premier, a capo del governo post Brexit dopo le dimissioni di David Cameron, aveva sempre escluso un ritorno alle urne prima della scadenza naturale del mandato nel 2020.
La necessità di nuove elezioni è dovuta, spiega May, al clima di divisioni e tensioni che sta vivendo il Parlamento inglese sul tema più delicato, cioè l’addio all’Unione Europea. La premier ha denunciato l’atteggiamento dell’opposizione che, senza un nuovo voto, “continuerà i suoi giochi politici“. “Mentre il Paese si sta unendo, Westminster non lo sta facendo“, ha sottolineato May, ammettendo di essere arrivata “con riluttanza” alla decisione di convocare il voto anticipato.
“La scelta è tra una leadership forte e stabile nell’interesse nazionale con Theresa May ed i conservatori o una coalizione di governo debole e instabile guidata da Jeremy Corbyn“, leader dei laburisti, ha continuato la premier nella sua breve dichiarazione da Downing Street.
“Ogni voto per i conservatori rafforzerà la posizione del Regno Unito nei negoziati“, ha concluso May, ricordando che il voto ai tories significa “portare avanti il nostro programma“, cioè quello di una “hard Brexit“, come aveva spiegato lei stessa, e “andare verso un futuro più sicuro“.