Il prossimo 7 giugno Theresa May lascerà la guida del partito conservatore britannico e il suo ruolo di premier.
Theresa May ha annunciato la fine del suo mandato con parole commosse: “Lascerò a breve l’incarico che è stato l’onore della mia vita: il secondo primo ministro donna, ma certamente non l’ultima. Lo faccio senza rancore, ma con enorme e durevole gratitudine. Per avere avuto l’opportunità di servire il paese che amo”. Dopo avere pronunciato queste brevi frasi, la premier dimissionaria ha trattenuto a stento le lacrime ed è rientrata al numero 10 di Downing Street.
Il suo successore si insedierà al suo posto alla guida della Gran Bretagna entro la data del recesso estivo del Parlamento (20 luglio). I due candidati papabili saranno scelti dai deputati Tory, poi i militanti del partito faranno la scelta definitiva dalla quale emergerà il nuovo leader. Fino a quando non sarà stato espresso il nuovo nome, Theresa May resterà in carica per svolgere l’ordinaria amministrazione e i compiti di rappresentanza.
La caduta di Theresa May è dovuta all’incapacità di portare ad un accordo sulla Brexit dopo tre anni di tentativi infruttuosi e sui rischi, sempre più plausibili, che un’uscita senza accordo possa infliggere severi danni all’economia britannica.
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