170 anni fa, in un paesino dell’Ohio, negli Stati Uniti, nasceva un certo Thomas Alva Edison. Sarebbe diventato uno dei più grandi inventori della storia. Ricordato soprattutto per l’invenzione della lampadina, fu l’inventore dei record, con 1039 brevetti registrati a suo nome in tutto il mondo. Fu anche abile e astuto uomo d’affari, pragmatico e cinico, capace di appropriarsi dei brevetti altrui, perfezionarli e sfruttarli economicamente. Finì al centro di infuocate contese per i brevetti e fece conoscere al mondo la sedia elettrica, pur condannandola apertamente come strumento di tortura.
Nato a Milan l’11 febbraio 1847, non fu solo un inventore, ma il primo imprenditore capace di applicare al processo dell’invenzione i principi della produzione di massa. «Presto l’elettricità costerà talmente poco che solo i ricchi useranno le candele», promise. La rivista statunitense Life lo ha inserito tra le “100 persone più importanti negli ultimi 1000 anni”, grazie alla sua lampada a incandescenza che «illumina il mondo». In realtà la prima lampadina fu opera di Heinrich Göbel. Edison fu però astuto nell’impossessarsi del suo brevetto, migliorarlo e commercializzarlo. Non dimentichiamo inoltre un altro dei suoi grandi successi, la Edison Trust (Motion Picture Patents Company), compagnia nata dall’unione delle nove maggiori case di produzione cinematografiche dell’epoca, che sfruttava le sue invenzioni nel campo cinematografico.
L’invenzione del fonografo
Dopo aver lavorato come operatore telegrafico a bordo dei treni, stampato e distribuito sui vagoni un periodico, nel 1868 fece la domanda per il suo primo brevetto: un registratore di voto elettrico. L’invenzione che lo rese famoso arrivò nel 1877. Edison inventò l’antenato dei giradischi, il fonografo: fu il primo sistema di registrazione e riproduzione del suono della storia. Il genio non fece altro che perfezionare le nozioni di altri scienziati (Édouard-Léon Scott de Martinville e Charles Cros), trasformando la loro teoria in pratica. L’inventore ottenne la nomea di “mago di Menlo Park“, dal nome della città del New Jersey dove aveva messo su il laboratorio di ricerca, il primo istituto pensato proprio per la produzione di innovazione tecnologica.
Edison fu un grande imprenditore
Edison, se è conosciuto come grande inventore, è anche per i meriti imprenditoriali. Da vero businessman, sapeva fiutare l’affare e sfruttare a suo vantaggio le invenzioni degli altri. Grazie a una buona disponibilità economica, era solito acquistare i brevetti altrui, perfezionarli (grazie alla collaborazione dei suoi impiegati) e immetterli sul mercato. Era un bravo venditore, visto che riusciva a esaltare anche le invenzioni meno riuscite. Riuscì a creare inoltre una vera e propria industria attorno alle sue scoperte. Pare che usasse anche prendersi i meriti del lavoro svolto dai suoi dipendenti: così capitava che loro facessero il lavoro sporco e lui mettesse il suo nome sul brevetto.
La lampadina e il sistema per distribuire l’energia elettrica
Il caso più eclatante di genio imprenditoriale e di scienziato fu la lampadina elettrica. Non fu inventata per primo da lui, che ebbe però il merito di acquistare il brevetto da due inventori e spingere i suoi impiegati ad aumentare la durata delle lampadine, inventando i filamenti che diventano incandescenti al passaggio della corrente elettrica. Il suo più grande successo fu l’aver reso commercializzabile la lampadina, introducendola nelle case, negli uffici, nella vita di tutti i giorni. Dando inizio così alla produzione di massa delle lampadine a lunga durata, creando un sistema per la generazione e distribuzione dell’elettricità.
La guerra delle correnti e l’invenzione della sedia elettrica
Alla fine degli anni 1880 scoppiò la cosiddetta guerra delle correnti con lo scienziato serbo Nikola Tesla. Mentre Edison sosteneva il sistema di distribuzione a corrente continua, l’altro era per la più efficiente corrente alternata. Edison, per dimostrare quanto fosse pericolosa quest’ultima, brevettò la prima sedia elettrica per lo Stato di New York, alimentata proprio con il sistema di Tesla. Cominciò anche una battaglia mediatica per convincere l’opinione pubblica di quanto fosse pericolosa l’invenzione del rivale, arrivando a uccidere persino alcuni animali, mediante folgorazione, a scopo dimostrativo. Paradosso vuole che Edison inventò la sedia elettrica per convincere gli americani di quanto fosse pericolosa.
Le invenzioni di Edison
Tra le altre invenzioni spicca quella della pellicola cinematografica, larga 35 millimetri e con quattro fori ai lati. Realizzò il primo studio cinematografico e il primo film brevettato (“Lo starnuto di Fred Ott”), contribuendo allo sviluppo del cinema come mezzo di comunicazione di massa. Nel 1891 costruì il cinetoscopio, che consentiva di vedere, attraverso un piccolo foro nell’apparecchio, un breve filmato al costo di un penny. Qualche mese più tardi brevettò la radio, definita la “trasmissione elettrica di segnali”. Un anno dopo ricevette il brevetto per il telegrafo bidirezionale. Inventò anche lo stock ticker, una macchina in grado di ricevere le quotazioni di borsa attraverso la linea telegrafica e di stamparle su una lunga striscia di carta.
Il ritardo mentale di Edison
«Vostro figlio ha lentezza nell’apprendere dovuta ad un ritardo mentale. La preghiamo vivamente di non mandarlo più nella nostra scuola». Fu questo il contenuto di una lettera consegnata dal dodicenne Thomas alla mamma. Si narra che la donna, per non dare il grosso dispiacere al figlio, nel leggerla ad alta voce trasformò la lettera dei professori in questo modo: «Vostro figlio è un genio e questa scuola è troppo piccola per lui. Qui non abbiamo insegnanti idonei alla sua formazione. La preghiamo di istruirlo lei personalmente».
Le frasi famose di Edison
«Presto l’elettricità costerà talmente poco che solo i ricchi useranno le candele».
«Chiunque controlli il cinema, controlla il mezzo più potente di penetrazione delle masse».
«È assurdo dire che il nostro paese può emettere $ 30.000.000 in titoli ma non $ 30.000.000 in moneta. Entrambe sono promesse di pagamento; ma una promessa ingrassa l’usuraio, l’altra invece aiuta la collettività».
«Entro 15 anni (ovvero nel 1925, ndr) verrà venduta per i veicoli elettrici più energia elettrica che per l’illuminazione».
«Il genio è per l’1% ispirazione e per il 99% sudore».
«Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica».
«Inquietudine è scontento, e il malcontento è la prima necessità del progresso. Mostratemi un uomo completamente soddisfatto: vi mostrerò un fallimento».
«La mania della radio… si estinguerà in tempo».