Mentre si stringe il cerchio intorno al killer e ai suoi complici, arriva la notizia del decesso del 18enne Thomas Bricca, ferito lo scorso lunedì sera in una sparatoria ad Alatri, nel Frusinate.
Il ragazzo ha subito un delicato intervento chirurgico, che però non è bastato a salvargli la vita. Dall’ospedale San Camillo di Roma, in cui è ricoverato da quella sera, i medici ne hanno dichiarato la morte cerebrale.
Hanno sperato fino all’ultimo in un miracolo che però non è avvenuto. I familiari di Thomas Bricca – il 18enne ferito da un colpo di pistola alla testa lo scorso lunedì sera – questa mattina hanno ricevuto la notizia che mai avrebbero voluto sentire. Il ragazzo è stato dichiarato clinicamente morto dai medici dell’ospedale San Camillo di Roma, che da 48 ore lo avevano in cura. Thomas ha subito un intervento chirurgico, che non ha avuto l’esito sperato e nelle ultime ore le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate, fino a questo drammatico epilogo.
Intanto proseguono senza sosta le indagini per catturare il killer di Thomas e i suoi eventuali complici. Le attenzioni degli inquirenti sono intorno a 4 persone, tutti giovanissimi come la vittima.
Per quanto riguarda il movente, nulla ancora è stato chiarito. Potrebbe trattarsi di un regolamento di conti per il controllo delle piazze di spaccio che si trovano ad Alatri, ma Thomas potrebbe essere stato vittima di uno scambio di persona, come già riferito da alcuni testimoni presenti sul luogo della tragedia la sera dell’agguato.
I sospettati sarebbero il killer e altre tre persone, come riporta il Corriere della Sera. Le numerose testimonianze raccolte dai carabinieri in queste ore avrebbero infatti permesso di individuare i presunti autori dell’agguato, che sono poi fuggiti a bordo di uno scooter T-Max, immortalato dalle telecamere presenti in zona. I militari sarebbero anche sulle tracce dei mandanti dell’agguato, culminato con l’omicidio del 18enne.
Secondo le prime indagini, infatti, Thomas non era l’obiettivo del killer, ma era vicino al gruppo di ragazzi che si voleva colpire: saranno le indagini comunque a chiarire tutti i dubbi sulla vicenda.
Pare che nei giorni scorsi ci fossero state tensioni tra il gruppo di amici di Thomas e un altro gruppetto di ragazzi di Alatri. Da lì sono partiti gli inquirenti che, dopo aver scandagliato i video delle telecamere di sorveglianza della zona in cui è avvenuto l’agguato mortale, ipotizzano che la sparatoria possa essere nata con l’intenzione di intimidire il gruppo avversario. Chi ha sparato forse non voleva uccidere Thomas, ma ‘soltanto’ spaventare il gruppo rivale.
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