Altre due maestre sono state invece assolte dall’accusa di maltrattamenti, da cui avevano dovuto difendersi dopo l’indagine avviata nel 2019 dai carabinieri di Palermo.
A far partire l’inchiesta erano state le denunce di alcuni genitori, che avevano notato lividi ed ecchimosi sui corpi dei figli. Tra le vittime dei presunti maltrattamenti – tutte di età compresa tra i 4 e gli 8 anni – ci sarebbe anche un bambino disabile, l’unico per il quale è stato disposto un risarcimento di 900 Euro. Per una delle 3 maestre imputate nel processo, i giudici hanno deciso una riduzione della pena, da 2 anni a 2 mesi, derubricando il reato contestatole in abuso dei mezzi di correzione. mentre altre due insegnanti – al momento in pensione – sono state assolte.
Sono tre le maestre condannate per maltrattamenti nei confronti degli alunni di una scuola materna di Borgetto, provincia di Palermo, dove esercitavano la professione. La Corte d’Appello di Palermo ha ribaltato la sentenza emessa in primo grado, assolvendo dall’accusa due delle cinque imputate – al momento in pensione – finite a processo per maltrattamenti.
Per una delle tre maestre condannate è stata decisa una riduzione della pena, da due anni a due mesi. Quest’ultima è stata scagionata dall’accusa di maltrattamenti, che è stata derubricata in abuso dei mezzi di correzione. I fatti imputati alle tre indagate risalgono al 2018, quando i militari dell’Arma di Borgetto avevano ricevuto una denuncia da parte di alcuni genitori. In particolare, la mamma di un bambino disabile riferì ai carabinieri che il figlio era tornato a casa con un orecchio tumefatto e alla richiesta di spiegazioni, il figlio imputò la responsabilità alle maestre, raccontando alla mamma che erano state loro a picchiarlo.
A quel punto sono partite le indagini dei militari, che hanno posizionato all’interno della struttura scolastica cimici e telecamere. Tramite questi dispositivi è stato confermato quanto ormai genitori e inquirenti temevano: i piccoli alunni erano – quotidianamente – vittime di botte, minacce e schiaffi da parte di alcune delle loro insegnanti.
“Ti faccio cadere i denti, ma sei scemo? Ti svito la testa”
sono solo alcune delle minacce shock che le maestre avrebbero rivolto ai bambini, come dimostrano le intercettazioni ambientali. I piccoli – stando a quanto riferisce Fanpage- sarebbero stati colpiti con schiaffi, pugni, spintoni e strattonamenti. Le maestre li avrebbero costretti a stare seduti e in silenzio, senza possibilità di interagire con i compagni.
Addirittura, quando qualche bambino si comportava ‘male’, veniva rinchiuso in una stanza buia per punizione. Un vero e proprio clima di terrore quello che ormai si era instaurato a scuola, tanto che i bambini avevano manifestato più volte ai genitori la volontà di non frequentare l’asilo. Un campanello d’allarme, che aveva acceso il sospetto dei genitori.
I familiari dei piccoli – tutti di età compresa tra i 4 e gli 8 anni – si sono costituiti parte civile nel processo a carico delle maestre. La corte d’Appello ha stabilito soltanto per il bambino disabile un risarcimento di 900 euro.
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