Dopo un po’ di tempo a mollo nell’acqua, la pelle si raggrinza. Ma perchè accade questo strano fenomeno? Il motivo è sorprendente.
Se si passa del tempo dentro l’acqua ad un certo punto si avverte freddo e la pelle si raggrinza. In effetti, fare un bagno o una doccia possono essere considerate delle azioni benefiche ma in pochi sanno che ci sono anche degli svantaggi.
Pelle a mollo nell’acqua, le raccomandazioni
Bagno in mare o rilassante, una doccia energizzante appena svegli o un bel tuffo nell’acqua termale per dare alla pelle tutto ciò che serve. L’acqua è l’elemento naturale più prezioso, dona la vita – idrata e pulisce. Tuttavia, stare con il corpo immerso nell’acqua per troppo tempo non sempre ha dei vantaggi.
Prima di tutto è bene capire quale sia il tipo di pelle di ogni persona, per poi utilizzare i prodotti corretti e non dedicare al bagno/doccia più di 40 minuti. Diverso è il discorso in piscina o al mare, dove il bagno viene fatto per divertimento: anche in queste circostanze è comunque consigliabile non stare in acqua per più di 20 minuti – facendo delle pause tra un tuffo e l’altro.
Pelle si raggrinza in acqua: il motivo è sorprendente
Tutto un altro discorso riguarda la pelle che si raggrinza in acqua. Secondo una ricerca svolta all’Università di Newcastle a gennaio 2013 e pubblicata sul Royal Society journal Biology Letters, alla base ci sarebbe un adattamento evolutivo della pelle durante il bagno.
Facciamo chiarezza? I ricercatori, per comprendere questo fenomeno, hanno fatto svolgere l’esperimento ad un gruppo di soggetti volontari. Questi hanno dovuto raccogliere degli oggetti in marmo posizionati sott’acqua per poi farli passare in delle fessure piccolissime.
Chi aveva le dita avvizzite ha svolto l’esperimento in maniera corretta e veloce, in confronto agli altri soggetti presenti. Lo studio precedente a questo – pubblicato su Brain, Behaviour and Evolution – ha indicato che il fenomeno sarebbe un fattore naturale per non scivolare. Le pieghe che si formano non sono comunicanti tra loro e agiscono come il battistrada del pneumatico di un mezzo di trasporto.
Non è tutto, la pelle che si raggrinza è un fenomeno reversibile e diverso da soggetto a soggetto controllato dal sistema nervoso centrale. Se i nervi delle dita – nell’ultima parte – sono lesionati queste non presentano alcuna piega.
Sempre secondo i vari studi e le varie prove, come ha indicato anche Focus in un suo recente articolo, la pelle si raggrinzisce in acqua perché la pelle si gonfia al suo contatto.
La parte superficiale della pelle è ricca di cheratina che si lega alle sostanze grasse e all’acqua, in modo naturale. Se le mani vengono immerse all’interno dell’acqua a lunga la cheratina assorbe il liquido e si gonfia man mano (questo non accade con gli altri strati della pelle). Cosa vuol dire? Lo strato superficiale – corneo – diventa ampio e forma delle pieghe.
La manifestazione è accentuata sulle mani e sui piedi perché in queste zone la presenza di cheratina è maggiore. Stesso discorso per i capelli e le unghie, anche loro ricche di questa sostanza, che a contatto con l’acqua cambiano totalmente il loro aspetto naturale.