Ti svegli tardi la mattina? Sei più intelligente. A questo risultato sono arrivati i ricercatori dell’Università di Madrid, che hanno effettuato un’indagine sul sonno di circa un migliaio di studenti. Un risultato che farà sicuramente piacere a chi sostiene che stare un po’ di più a letto al mattino non sia così grave. Il nostro livello di intelligenza e la nostra creatività, insomma, potrebbero giustificare, secondo questa ricerca, un ritardo al lavoro. Niente paura, quindi, se non siamo mattinieri e se facciamo fatica ad alzarci dal letto. Secondo lo studio, chi va a dormire tardi e si sveglia dopo ha avuto migliori risultati nei test di ragionamento induttivo rispetto a chi si sveglia presto.
Sveglia tardi e creatività
La tesi dei ricercatori di Madrid è confermata anche da uno studio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, i cui risultati sono stati pubblicati su ABC Science. Sono state intervistate 120 persone in particolare sulle loro abitudini al mattino. Inoltre i soggetti sono stati sottoposti a delle prove pratiche per la misurazione della creatività. La ricerca ha dimostrato che le persone capaci di risolvere i problemi con delle soluzioni più originali e creative erano quelle che si svegliavano più tardi al mattino.
Secondo l’autrice dello studio, Marina Giampietro, il motivo è spiegabile in modo scientifico: stare in piedi fino a tardi la sera riuscirebbe a stimolare lo sviluppo di un atteggiamento lontano dalle convenzioni. In questo modo siamo spinti a trovare delle soluzioni originali e alternative ai problemi che dobbiamo affrontare durante la giornata. Tutto questo influisce naturalmente anche sulla capacità di gestire il tempo nel corso della quotidianità: chi sta sveglio fino a tardi la sera riesce a sfruttare al meglio le ore notturne per sviluppare delle novità, chi si sveglia presto al mattino è più produttivo e riesce a svolgere le attività di lavoro o di studio in anticipo.
QI e sonno
Lo psicologo Satoshi Kanazawa, della London School of Economics and Political Science, ha condotto una ricerca molto interessante, pubblicata sulla rivista Study Magazine, secondo la quale c’è una correlazione ben precisa tra quoziente intellettivo e abitudini del sonno. L’analisi ha sottolineato anche le abitudini degli uomini primitivi, che andavano a dormire al tramonto. I risultati sono molto chiari: le persone con un quoziente intellettivo nella media avrebbero delle abitudini simili a quelli degli uomini primitivi; i soggetti con un quoziente intellettivo superiore alla media, invece, sarebbero quelli che svolgono delle attività mentali nelle ore serali o notturne e che si svegliano dopo la mattina.
Non solo: chi si sveglia dopo avrebbe un atteggiamento più rilassato e sarebbe di buon umore per parecchie ore. Infatti i mattinieri devono affrontare maggiori preoccupazioni nel corso delle prime ore della giornata e avrebbero più occasioni per irritarsi e di perdere le energie. Secondo i ricercatori di Westminster, chi si sveglia prima avrebbe un alto livello di cortisolo, l’ormone dello stress, e avrebbe una maggiore predisposizione nei confronti di mal di testa, raffreddore e dolori muscolari.
Sonno e stanchezza
Un’altra ricerca, condotta in Belgio, ha svelato che chi si sveglia più tardi avrebbe un livello di produttività maggiore rispetto ai mattinieri. La ricerca ha coinvolto 30 persone (15 mattinieri e 15 nottambuli): sono state misurate le attività cerebrali dopo il risveglio e, successivamente, dopo 10 ore e mezza. E’ stato visto che il livello di produttività è uguale al risveglio, ma è differente dopo diverse ore. In particolare chi si sveglia prima ha un livello di attività inferiore nelle aree cerebrali correlate all’attenzione. In pratica chi si sveglia prima al mattino ha una maggiore stanchezza nel pomeriggio, a differenza di chi si sveglia tardi.