Tiberio Timperi accusato dall’ex moglie di diffamazione: il conduttore si difende in tribunale

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Tiberio Timperi è stato accusato dall’ex moglie di diffamazione. Orsola Gazzaniga lo ha trascinato di nuovo in tribunale, dopo anni in cui si sono avute le udienze per l’affidamento del figlio, che vive con la madre. Secondo la Gazzaniga, Timperi l’avrebbe messa in cattiva luce nel corso di un’intervista che nel 2010 il presentatore televisivo ha rilasciato a un settimanale. Fu proprio in quella circostanza che Tiberio Timperi raccontò la situazione familiare che viveva, motivando le proprie ragioni.

Secondo il conduttore, l’ex moglie avrebbe compromesso i rapporti fra padre e figlio, descrivendolo, all’interno della famiglia, in maniera negativa. Secondo Timperi, tutto sarebbe stato frutto di una strategia precisa a livello processuale. Il giornalista adesso si è presentato in aula e si è difeso, affermando di essere stato costretto a vedere il figlio poche volte durante l’anno.

Allo stesso tempo ha spiegato che, secondo la propria opinione, le frasi che avrebbe usato nel corso dell’intervista del 2010 non sarebbero da considerare diffamatorie. Il conduttore ha spiegato che è una questione di principio, che conduce da anni una battaglia, perché i padri possano ricevere più diritti. In particolare il suo intento è quello di fare in modo che, in caso di divorzio, possa esserci parità tra padre e madre per la tutela dei figli.

Timperi ha detto: “Non volevo attaccare la mia ex moglie, le mie parole avevano una funzione sociale: mi batto per i diritti dei padri separati”. La situazione non è molto facile da portare avanti ed emerge chiaramente anche da ciò che il presentatore tv ha raccontato riguardo al conflitto che si è scatenato in seguito alla separazione.

Timperi ha infatti fatto presente che all’epoca del divorzio guadagnava circa 250.000 euro l’anno e la moglie avrebbe preteso circa 300.000 euro come assegno di mantenimento. Una questione davvero difficile da risolvere, sulla quale vogliamo sospendere il nostro giudizio, perché in questi casi è sempre bene lasciare che a decidere sia la legge, soprattutto nell’interesse dei figli.

Appaiono ferme, però, le dichiarazioni di Timperi, che non vuole rinunciare alle sue ragioni e che afferma con sicurezza che, a proprio parere, non ci sarebbe stata da parte sua la volontà di diffamare la signora Gazzaniga.

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