A partire dal 2024, per accedere al bellissimo capoluogo della Regione Veneto sarà necessario prenotare un ticket. La misura è stata intrapresa a causa di un eccessivo sovraffollamento della città e si tratta dunque di una sorta di contributo a carico dei turisti. Ecco come funziona.
Il sindaco Luigi Brugnaro ha annunciato il rilascio dei ticket, specificando che il progetto ripartirà in primavera e sarà valido solo in alcuni weekend.
A partire dalla primavera 2024 per accedere a Venezia sarà necessario prenotare un ticket. Questo a causa del sovraffollamento dovuto al turismo. Ad annunciare la misura è stato il sindaco Luigi Brugnaro, il quale ha specificato che il ticket sarà valido solo durante alcuni weekend.
“La città è complessa e fragile ma è viva e abbiamo l’obbligo di prendere dei provvedimenti perché nel centro storico, in certi momenti dell’anno, c’è un affollamento che dobbiamo alleggerire”.
Ha affermato il sindaco.
Nello specifico, saranno 29 le giornate del 2024 in cui sarà necessario acquistare il ticket per visitare il capoluogo veneto.
Esso sarà obbligatorio per tutti i turisti giornalieri non residenti in Veneto e sarà obbligatorio dalle ore 8.30 alle ore 16. Il costo stabilito è di circa 5 euro.
Dunque, i residenti in Veneto e gli studenti saranno esonerati dall’acquisto del ticket. Ma non solo, il comune ha esentato anche alcune categorie specifiche come: i turisti pernottanti, i bambini fino a 14 anni, chi giunge in città per visite mediche e chi partecipa a competizioni sportive.
Per il pagamento del contributo, il comune di Venezia aprirà uno specifico sito in cui sarà possibile registrarsi. Gli utenti, dunque, riceveranno un Qr code che dovranno esibire al momento dell’accesso in città. Questo verrà controllato a campione dagli addetti e coloro che ne saranno sprovvisti rischiano una sanzione pecuniaria pari o superiore a 50 euro.
Venezia è una delle principali attrazioni turistiche italiane, insieme a città come Roma, Napoli e Milano. Proprio in vista di ciò, l’amministrazione della città ha voluto sperimentare un metodo utile a tenere sotto controllo l’eccessivo flusso di turisti, fornendo, allo stesso tempo, un piccolo “contributo” alla città.
Il comune di Venezia descrive l’iniziativa come un vero e proprio “apripista” a livello mondiale.
“Ci saranno sicuramente dei problemi, nessuno lo ha mai fatto nel mondo e abbiamo l’umiltà di pensare che possiamo provarci ed eventualmente correggerci”.
Ha spiegato il sindaco, aggiungendo che inizialmente la misura costerà sicuramente più di quanto l’amministrazione riuscirà ad incassare. Ma che si tratta, in ogni caso, di una sperimentazione potenzialmente importante.
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