Il tifone Hinnamnor ha colpito fortemente la Corea del Sud, costringendo tantissime migliaia di persone a fuggire dalle proprie case. Lo stato d’emergenza è più forte che mai.
Grande paura in Corea del Sud, dove il tifone chiamato Hinnamnor, un potentissimo fenomeno atmosferico, ha colpito la regione mettendo in atto un vero e proprio disastro.
Migliaia le persone sfollate, ma ancora restano residenti nelle proprie case che sono obbligate a restare in casa per cercare di salvarsi. Le ultime notizie da oltreoceano che lasciano spiazzati.
Un tifone mai visto quello denominato Hinnamnor, che sta devastando la regione meridionale della Corea. Proprio oggi, martedì 6 settembre, il tifone ha scaricato una pioggia fortissima, che ha distrutto strade e danneggiato la linea elettrica.
Più di 20.000 case sono senza elettricità e sono migliaia le persone fuggite per cercare un luogo sicuro dove ripararsi.
Secondo le notizie che arrivano dai centri meteorologici, il tifone è pari alla categoria 3 degli uragani atlantici, ovvero uno di quelli davvero forti e disastrosi.
Forti piogge, venti molto intensi e onde del mare altissime stanno rendendo la zona della Corea del Sud molto pericolosa al momento.
Intanto, si prevede che il tifone si possa avvicinare anche alla costa della Cina, dove già si stanno registrando forti mareggiate nella zona di Shangai.
La situazione in Corea del Nord è davvero critica, ecco perché i funzionari sudcoreani hanno subito messo in allerta i cittadini e la nazione intera sui danni provocati dal tifone.
Inondazioni, maremoti, vento e piogge hanno creato numerosi disagi e messo in pericolo la vita delle persone.
Il primo ministro Han-Dul-soo ha ordinato l’evacuazione immediata delle zone più a rischio al momento, visto che la forza di questo fenomeno atmosferico fino ad ora non è mai stata sperimentata.
I danni sono visibili, case distrutte ed edifici allagati, come anche decine e decine di strade colpite dal tifone. Più di 3000 persone sono già state evacuate dalle loro case per motivi di sicurezza, mentre il governo ha ordinato lo sfollamento di almeno altre 14.000.
Intanto, le previsioni del meteo non danno buone notizie: il tifone si sposterà durante la giornata verso l’isola di Jejudo, dove potrebbe fare altri danno devastanti.
Moltissimi voli sono stati cancellati e lo stato d’emergenza costringerà diverse aziende a chiudere in attesa che la situazione si stabilizzi.
Anche nel Giappone più occidentale si rilevano situazioni di maltempo, anche se al momento il tifone è ancora molto lontano da lì.
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