Un tifoso dell’Aek Atene è stato ucciso alla periferia della capitale greca durante una violenta lite con gli ultras della Dinamo Zagabria.
Aveva 22 anni ed è rimasto vittima delle tensioni fra le due tifoserie, che sono entrambe presenti ad Atene per assistere al match di stasera nell’ambito della Champions League. Come purtroppo spesso siamo abituati a leggere, anche questa competizione sportiva è stata macchiata e rovinata da un fatto che di sportivo non ha nulla ed è incredibile che gli ultras ogni volta sconfinino dallo sport riempiendo le pagine di cronaca e interrompendo a volte match in cui le persone – fra cui tante famiglie con bambini piccoli che vengono messi in pericolo – vogliono solo godersi i loro atleti del cuore. Il clima era molto teso da giorni, fra i tifosi delle due compagini infatti non corre buon sangue e Atene è un territorio di guerriglia nelle ultime ore, dove risse come questa in cui è morto il giovane, sono all’ordine del giorno e gli episodi di violenza tengono impegnati gli agenti nelle strade ma soprattutto attorno allo stadio, che per il match di stasera delle 20.45 sarà blindatissimo.
Massacrato a coltellate in strada dagli ultras della squadra avversaria, questo è accaduto in queste ore ad Atene, città sotto assedio di due tifoserie che questa sera disputano la gara d’andata di terzo turno dei preliminari della Champions League. Da un lato l’Aek Atene e dall’altor la Dinamo Zagabria, i cui ultras si sono scontrati in una violenta rissa, una delle tante, in cui però è stato ucciso un giovane di appena 22 anni.
Non è chiaro se ci sia un motivo preciso dietro al suo brutale omicidio o le cause siano solo imputabili a motivi sportivi, anche se in effetti di sportivo in tutto ciò non c’è nulla. Il ragazzo è stato accoltellato a morte e lasciato morire in strada, dove i soccorritori e le forze dell’ordine sono giunti tempestivamente ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvarlo: hanno tentato un disperato tentativo di trasporto in ospedale ma è morto poco dopo il loro arrivo sul luogo dell’accoltellamento. A porre fine alla sua vita sono stati i tifosi della Dinamo Zagabria ma al momento non è stato possibile identificare l’esecutore materiale.
Gli agenti hanno arrestato 96 persone e oltre alla morte del giovane, molti sono rimasti feriti in modo grave e portati negli ospedali per le dovute cure. Ci chiediamo ancora una volta cosa abbia a che fare tutto questo con un partita di calcio, match quello di stasera che sarà di fuoco, con uno stadio blindatissimo dopo le scene di guerriglia urbana che si sono viste ad Atene.
A riportare la notizia è stata la polizia locale.
I tifosi della squadra locale e degli ospiti croati, si sono incontrati nella periferia della città e sappiamo che entrambi i gruppi avevano intenzioni bellicose. Non ci sarebbe stato quindi un evento in particolare a causare la rissa in questione.
Ora c’è una grande paura per l’incontro di stasera, così importante per le qualificazioni calcistiche ma allo stesso tempo delicato per la situazione che si è creata, la stessa che abbiamo visto più e più volte. Sempre più spesso le forze dell’ordine sono chiamate a intervenire per sedare le agitazioni che scoppiano fra gli spalti e fuori dagli stadi.
L’attenzione è oggi sullo stadio Agia Sophia nel sobborgo ateniese di Nea Filadelfia, dove già da adesso sono mobilitati i presidi della polizia di Atene.
Tornando alla dimensione sportiva dell’incontro, la Champions League – quella vera – inizierà il 19 settembre con la fase a gironi. Adesso si stanno disputando appunto i turni preliminari e il match di stasera è importante perché si sfidano le due squadre storiche che hanno vinto il rispettivo campionato – con Almeyda in panchina infatti i gialloneri hanno vinto il titolo greco dopo alcune stagioni negative mentre la Dinamo si era qualificata l’anno scorso nella fase a gironi e poi in primavera ha conquistato il titolo croato della propria storia per la 24esima volta.
Dopo stasera ci sarà la gara di ritorno a ferragosto, alle ore 20.
In entrambi i match ci sarà massima allerta e attenzione sugli spalti ma anche fuori, dove si temono nuovi scontri non solo stasera ad Atene ma anche in Croazia la prossima settimana. La Uefa potrebbe anche intervenire, ancora non l’ha fatto ma potrebbero arrivare sanzioni alle società dopo un gesto così grave, oppure solo alla Dinamo Zagabria. Parliamo di omicidio ed è un’accusa gravissima che ancora non ha trovato un responsabile ma in queste ore sono in corso gli interrogatori verso le persone sottoposte a fermo.
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