TikTok, blocco dell’app per i dipendenti della PA. Zangrillo: “Non spetta a me decidere”

Il ministro Zangrillo interviene sulla questione di TikTok e afferma che non spetta a lui decidere se vietarla ai dipendenti della pubblica amministrazione.

TikTok
TikTok – Nanopress.it

L’accesso a TikTok da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è un tema di discussione nazionale ed europeo. In Europa, infatti, già è stato vietato l’uso dell’applicazione di condivisione video a tutti i funzionari e lo stesso potrebbe accadere ai dipendenti della PA italiana. Il ministro Paolo Zangrillo, però, ha sottolineato che la questione non è di sua competenza e che non spetta a lui decidere di imporre un divieto sull’uso del social network.

TikTok sarà vietato ai dipendenti della PA? Le parole del ministro Zangrillo

Gli animi si sono particolarmente surriscaldati in merito alla questione di TikTok. L’app potrebbe essere vietata ai dipendenti della pubblica amministrazione italiana, dopo che – anche a livello europeo – è stata delineata la stessa decisione per i funzionari.

Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, è intervenuto nel dibattito, affermando che il divieto non compete al ministero, anche se è doveroso comprendere i rischi legati all’utilizzo di TikTok da parte dei dipendenti della PA.

Il Governo Meloni sta lavorando sulla vicenda e, facendo una prima ipotesi, l’esecutivo potrebbe decidere di limitare e/o vietare l’uso dell’applicazione allo scopo di tutelare la sicurezza e proteggere i dati sensibili, imitando, nei fatti, la disposizione emanata a livello europeo.

Icona TikTok
Icona TikTok – Nanopress.it

L’app ha lanciato la sua controffensiva europea per placare i timori dei politici sulla sorveglianza cinese

Due settimane dopo che le istituzioni dell’Unione Europea hanno introdotto il divieto dell’app sui dispositivi dei funzionari per problemi di sicurezza dei dati, mercoledì la piattaforma di social media ha annunciato un piano per salvaguardare i dati degli europei dalla portata del governo cinese.

Il piano – che funge da tentativo di evitare ulteriori restrizioni sull’uso dell’app – è incentrato sul mantenimento di più dati degli utenti europei sui server in Europa,  consentendo a una società di sicurezza europea un accesso di ampia portata per controllare la sicurezza informatica e i controlli di protezione dei dati.

Questo processo garantisce un livello di sovranità dei dati che riteniamo vada oltre ciò che qualsiasi azienda abbia fatto e, in effetti, crediamo che ciò che i nostri colleghi hanno affermato fosse possibile“, ha affermato Theo Bertram, vicepresidente per le relazioni con il governo e l’ordine pubblico per l’Europa.

TikTok lo chiama Project Clover, un cenno al suo piano per elaborare i dati europei in Irlanda e un’analogia con il suo Project Texas, che ha promesso controlli simili ai legislatori statunitensi nel 2020.

Il General Counsel dell’azienda, Erich Andersen, sta visitando le capitali chiave per consegnare il messaggio di persona ai responsabili politici. Si è recato a Londra questa settimana e visiterà Parigi e l’Aia nei prossimi giorni.

Si è recato anche a Bruxelles per incontrare un membro del gabinetto del commissario per il mercato interno, Thierry Breton, ma un funzionario della Commissione informato della riunione ha detto che il Project Clover non era all’ordine del giorno.

L’app – nei mesi scorsi – ha dovuto affrontare diverse restrizioni governative sul suo utilizzo per motivi di sicurezza informatica e privacy.

Finora, almeno sette governi nazionali, nonché la Commissione europea, il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo hanno limitato a tutto o a parte del proprio personale l’utilizzo dell’app sui rispettivi telefoni.

Mantenere i dati su base locale

Una delle principali preoccupazioni dei funzionari della sicurezza europea è il rischio che i dati di TikTok sui suoi utenti possano trapelare in Cina o essere consultati dalle autorità cinesi. 

TikTok è di proprietà della società ByteDance, con sede a Pechino, che è soggetta alla legislazione cinese sulla sicurezza: pertanto, il governo potrebbe costringerla a cooperare con lo stato con richieste di accesso ai dati. 

Le autorità che impongono divieti hanno avvertito, tra l’altro, che l’applicazione richiede e accede a quantità eccessive di dati sui telefoni degli utenti, contrassegnando come rischioso l’accesso alle e-mail, ai contatti e ad altre comunicazioni dei funzionari. 

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