TikTok vuole essere più trasparente e svela parte dell’algoritmo utilizzato per suggerire i video ai propri utenti.
TikTok svela parzialmente come funziona l’algoritmo che utilizza per poter suggerire i video alla propria utenza. Un’azione volta alla trasparenza, che fa leva su una nuova funzionalità che permetterà agli utenti di comprendere perché determinati video si trovano nel feed personale.
TikTok svela come funziona l’algoritmo che suggerisce i video
TikTok punta alla trasparenza. Per questo motivo, sta introducendo una nuova funzionalità che dirà agli utenti perché il suo algoritmo consiglia determinati video nei loro feed.
La modifica è in fase di implementazione nel feed degli utenti e includerà un’icona a punto interrogativo intitolata “Perché questo video” consultabile, a tal fine, dagli utilizzatori della popolare app.
Un portavoce di TikTok ha confermato che è già possibile accedere alla funzione: l’icona spiega, dunque, il motivo per cui il video è stato selezionato, richiamando, ad esempio, le interazioni precedenti, account seguiti dall’utente, contenuti che l’utente ha pubblicato di recente o post che sono diventati popolari nella regione in cui l”utente risiede.
Tuttavia, nonostante la buona volontà di TikTok di valorizzare la trasparenza, l’app è stata bandita dai dispositivi governativi in alcuni territori degli Stati Uniti e sottoposta a una revisione della sicurezza nazionale con il Comitato per gli investimenti esteri americano.
Trasparenza che si intreccia col controllo
La rinnovata trasparenza arriva quando la piattaforme di social media ha iniziato a subire un notevole controllo nelle ultime settimane sul tipo di contenuti a cui vengono indirizzati i giovani utenti, spesso dannosi che riguardano, in alcuni casi, il suicidio e i disturbi alimentari.
Un’indagine del Wall Street Journal dello scorso anno ha rilevato che uno dei modi in cui gli algoritmi di TikTok suggerivano contenuti agli utenti era basato su quanto una persona si soffermava sul video, anche se non interagiva con esso.
I legislatori sono arrivati al punto di presentare un disegno di legge guidato dal senatore Marco Rubio e dal senatore Mike Gallagher che vieterebbe l’uso di TikTok negli Stati Uniti.
In un comunicato stampa della scorsa settimana, Rubio ha accusato TikTok di raccogliere i dati degli utenti per “manipolare i feed“, accusando l’app di essere una “società fantoccio del PCC [Partito comunista cinese, ndr]“. Gallagher è arrivato al punto di chiamare TikTok “fentanyl digitale“, in quanto, secondo lui, creerebbe dipendenza.
La nuova funzionalità dell’algoritmo è uno dei numerosi annunci che la società tecnologica ha fatto per alleviare le crescenti preoccupazioni sull’app e sulla società dietro di essa.
L’azienda, infatti, ha aggiunto strumenti per consentire agli utenti di personalizzare i consigli sui contenuti, controlli parentali per limitare i contenuti che i bambini vedono nell’app, impegnandosi ad a essere più trasparente con i suoi sistemi di moderazione dei contenuti.
