Alla fine la decisione, attesa e in un certo senso ampiamente temuta, è diventata ufficiale. TikTok e WeChat diventeranno due app vietate negli Stati Uniti. La decisione, presa dal governo federale, sarà effettiva a partire da questa domenica 20 settembre.
La decisione del governo degli Stati Uniti
A confermarlo è Wilbur Ross, segretario al Commercio americano. “Su indicazione del presidente, abbiamo deciso per un’azione significativa per combattere la maligna raccolta di dati personali degli americani da parte della Cina, promuovendo allo stesso tempo i nostri valori e le norme della democrazia“, le sue parole. TikTok e WeChat da tempo erano finite nell’occhio del ciclone Oltreoceano per il trattamento dei dati sensibili dei propri iscritti.
Importante ricordare come questo caso abbia catturato l’attenzione dell’opinione pubblica già a inizio agosto. “Per quanto riguarda TikTok, lo vieteremo negli Stati Uniti“, aveva annunciato il presidente Donald Trump dall’Air Force One nel cuore dell’estate. La sensazione era che la la app, sviluppata da ByteDance e fondata da Alex Zhu e Luyu Yang, potesse carpire informazioni da consegnare al governo di Pechino. Un grande problema, data la fama della piattaforma presso giovani e giovanissimi. E infatti il Cfius, agenzia statunitense incaricata di garantire che gli investimenti esteri non costituiscano un rischio per la sicurezza nazionale, aprì immediatamente un’inchiesta.
Microsoft e Oracle: le effimere speranze di TikTok
Intanto TikTok, amatissima per la possibilità di realizzare mini videoclip musicali della durata massima di un minuto e con molteplici effetti grafici, correva senza tregua verso il miliardo di utenti in tutto il mondo. Tanto da attirare le attenzioni di colossi come Microsoft o Oracle, interessate ad acquisirla.
Entrambe le trattative sono però saltate, e il termine fissato da Trump (15 settembre) è scaduto. Da qui la decisione definitiva di chiudere TikTok, insieme a WeChat. “Il Partito Comunista Cinese ha dimostrato di usare queste app per minacciare la sicurezza nazionale, la politica estera e l’economia americana“, ha infatti spiegato il Dipartimento del Commercio. E a questo punto il boom della piattaforma sul suolo americano sarà interrotto domenica. Nella più brutale maniera possibile.