Tim Down: ecco cosa è realmente accaduto alla rete come gli utenti possono ottenere rimborso per il disservizio.
Tim Down: il 5 febbraio sono stati registrati diversi disservizi su tutta la rete Tim che non hanno permesso agli utenti di usare la connessione, nonché di guardare le partite di Serie A. Disservizi per i quali potrebbe essere richiesto un rimborso.
Tanti gli utenti che hanno segnalato disservizi, nella giornata del 5 febbraio, per quel che concerne la rete Tim. #TimDown è l’hashtag che ha campeggiato in rete, per diverse ore, con il quale tanti internauti hanno segnalato le problematiche con la connessione fornita dalla società.
Particolari disagi sono stati segnalati a Napoli, Roma, Milano e Palermo, anche se si sono dipanati un po’ in tutto lo Stivale. Problematiche che hanno interessato, sia la rete fissa che quella mobile.
Le associazioni dei consumatori subito sono scese in campo per difenderne i diritti e garantire ai cittadini indennizzi qualora abbiano subito danni dai disservizi che si sono sviluppati sulla rete.
Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, la società deve fornire una valida spiegazione ai suoi utenti, nonché “garanzie sul fronte della protezione dei dati”, per capire se le informazioni sensibili degli utenti sono state esposte.
Inoltre, il presidente chiede un incontro a breve raggio con l’azienda al fine di “riconoscere indennizzi automatici” a tutte le persone che hanno sperimentato problemi di connessione come risarcimento morale.
L’Unione Nazionale dei Consumatori consiglia agli utenti di controllare se il disservizio dipende dal proprio dispositivo e, infine, dal gestore, prima di inviare reclamo formale.
A tal fine, viene raccomandato agli utenti di riavviare i propri dispositivi, che possono essere computer o smartphone, ma anche tablet, per comprendere se il malfunzionamento dipende dalla connessione o da una momentanea problematica del proprio apparecchio.
Se la connessione continua a non funzionare, dopo aver attuato i dovut test, allora, a quel punto, bisogna chiamare il gestore e segnalargli il disservizio. Pertanto, secondo l’associazione, va inviato un reclamo per ottenere un rimborso forfetario.
L’importo dell’indennizzo può variare a seconda della problematica riscontrata: si parte da sei euro al giorno, nel caso in cui venga attuata una interruzione completa del servizio, di 3 euro qualora il malfunzionamento provochi problemi discontinui.
L’azienda, intanto, ha porto le proprie scuse ai clienti per i disagi che sono stati provocati dalla bassa qualità del servizio.
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