Tinder Social è la nuova funzionalità che non pensa tanto alle avventure senza troppi pensieri, quanto a vere e proprie uscite tra amici. Come funziona? Mantiene l’anima dell’applicazione originale, ma togliendo tutto ciò che può essere minimamente riferito alla parte sessuale e più godereccia fisicamente. Il funzionamento è molto semplice: si deve aderire alla funzione e se ci saranno amici che avranno altresì aderito, si potrà creare un evento per la sera con tanto di conversazione di gruppo e di possibilità di accettare/declinare l’invito con uno swipe. A mezzanotte, tutto sarà cancellato per sempre. Per ora è in fase di test in Australia, arriverà anche da noi?
Tinder è sicuramente l’app dell’anno negli USA perché ha aperto a un uso smodato da parte di utenti di qualsiasi età, sesso, provenienza sociale e conto in banca, dai ragazzini in piena tormenta ormonale a diverse celebrità che si sono dichiarate ormai dipendenti. Tuttavia c’era bisogno di rimpolpare un po’ il lato news anche in senso tecnologico e così lo scorso dicembre da New York arrivava un progetto davvero molto interessante che consta in un mano robot che va a scegliere se “piacere” una foto oppure scartarla andando a percepire le emozioni e i sentimenti che si provano davanti all’immagine stessa. La studentessa della Interactive Telecommunications Program della New York University, Nicole He, ha realizzato un robot davvero molto particolare perché da un lato monta un alloggiamento per i palmi delle mani, che dovranno essere posizionati quasi come a leggerne i segreti (mentre al contrario è un’analisi chimica) e dall’altro c’è una mano finta vera e propria (che sembra presa da un set a basso budget di un film dell’horror) che va a selezionare profili che interessano all’utente oppure li scarta senza pietà con uno swipe.Come funziona questo dispositivo?
Prima bisogna capire come funziona Tinder stesso: è un’app/social network che consente di andare a conoscere persone in modo molto fast food. Vengono proposte foto e una frase di presentazione (pescate associando il profilo Facebook) e si può scegliere se mandare una sorta di like o passare al profilo successivo, strisciando il dito da un lato o dall’altro. Se anche l’altra persona “piaciuta” avrà fatto la stessa, allora si potrà passare a una conversazione privata e, se tutto va come da previsione e programma del software, allora magari ci scappa pure un appuntamento. Poi quello che succederà sarà affare dei due. Detto questo, la mano robot va a scegliere se sì o no percependo le emozioni che trapelano dai palmi. D’altra parte è vero che quando si è emozionati “sudano” le mani e il battito cardiaco aumenta in frequenza. Si aggiunge a questo anche un altro input: una voce fa una domanda piuttosto perentoria “Immagini di spendere il resto della tua vita con questa persona?”. I sensori comunicano con il cervello (Arduino, ovviamente) che poi elabora e invia istruzioni alla mano che decide se accettare o passare. Interessante. E un po’ inquietante.
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