Una nota marca di shampoo e di tinture per capelli è stata condannata a risarcire 46.000 euro ad un parrucchiere, che aveva utilizzato per molto tempo nel suo negozio alcuni prodotti. Il tribunale di Bari ha stabilito che nella tintura in particolare ci sono sostanze cancerogene e per questo il parrucchiere si sarebbe ammalato di tumore per l’utilizzo prolungato del prodotto. L’avvocato della multinazionale ha fatto presente di essere convinto che la sentenza sia sbagliata, per questo ha deciso di ricorrere in appello. L’avvocato Gianluca Moretta ha precisato che ci sarà il rispetto pieno della decisione, ma non condivide affatto la sentenza pronunciata.
I magistrati civili hanno ritenuto di accogliere la richiesta della parte lesa sulla base delle analisi tossicologiche che sarebbero state eseguite sulle tinture Wella, in particolare sulla linea Wella Kolleston. Sarebbero state riscontrate in questi prodotti delle sostanze cancerogene e tossiche. Nello specifico si tratterebbe di benzene e toluene.
Secondo l’Agenzia per le sostanze tossiche e registro delle malattie, il benzene potrebbe essere irritante per la pelle, gli occhi e il tratto respiratorio ed esporrebbe a rischio il sistema nervoso centrale, oltre a causare aritmie nelle persone esposte a lungo termine. Sempre secondo l’autorità, le esposizioni più lunghe possono causare anemia, alterazione del sistema immunitario e leucemia. Il toluene risulterebbe nocivo se inalato e quando viene a contatto con la pelle.
In molti Paesi dell’Unione Europea queste sostanze risulterebbero da tempo limitate, proprio perché vari studi scientifici ne avrebbero evidenziato effetti cancerogeni.