[didascalia fornitore=”ansa”]Paolo Grimoldi[/didascalia]
La vendetta è un piatto che va consumato freddo, recita l’adagio. Ma d’altra parte chi ha tempo non aspetti tempo. Per questo dopo la bocciatura del governo giallo-verde arriva immediata la vendetta leghista, da consumare calda, caldissima, magari accompagnandola ad una porzione di cassoeula ed un bicchiere di bonarda dell’Oltrepò Pavese. L’onorevole Paolo Grimoldi, deputato della Lega e Segretario della Lega Lombarda, ha invitato i sindaci del Carroccio ad eliminare dai loro uffici la foto di Sergio Mattarella. Vilipendio o legittima protesta? Lo deciderà la Storia.
“Il presidente Mattarella ha dimostrato di non essere un garante imparziale per le nostre più alte istituzioni democratiche e non può più rappresentarci. Per questa ragione ho chiesto agli oltre 160 sindaci della Lega in Lombardia di rimuovere dai loro uffici la foto di Sergio Mattarella e in queste ore i nostri sindaci hanno già iniziato a togliere le foto di Mattarella dai loro uffici”
Lo scontro fra poteri della Repubblica è cominciato. Chi la spunterà?
“Bocciando Savona come ministro dell’Economia proposto dal presidente del Consiglio incaricato, oggi la democrazia italiana e’ stata ferita a morte”, dichiara lapidario Grimoldi su Facebook.
Che aggiunge: “Siamo profondamente preoccupati e indignati per una decisione di inaudita gravita’. La Lega era ed e’ pronta a governare con i propri ministri per liberare il Paese dalle catene che evidentemente Berlino e Bruxelles hanno messo alle caviglie del nostro Paese. A questo punto chiederemo a tutti gli amministratori della Lega in Lombardia di rimuovere immediatamente dai loro uffici pubblici la foto di Mattarella, che non rappresenta piu’ un garante imparziale dei cittadini”.
Chissà come andrà a finire…