Tokyo 2020 non si farà, le Olimpiadi sono rinviate di un anno per l’epidemia coronavirus: le indiscrezioni degli ultimi giorni sono diventate ora ufficiali. Ad annunciarlo è stato il Cio che ha reso nota la notizia con un comunicato: “I Giochi sono rinviati al 2021, non oltre l’estate, per salvaguardare la salute degli atleti e di tutti i partecipanti. Manterranno il nome di Giochi olimpici e paralimpici Tokyo 2020” si legge nella nota.
Prima ancora era stato il primo ministro giapponese Abe a rendere nota l’intenzione di posticipare di un anno la manifestazione sportiva più importante. Una decisione condivisa anche con il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, con il quale c’era stata una telefonata – alla quale hanno partecipato anche il governatore di Tokyo Yuriko Koike, il presidente del comitato organizzatore Yoshiro Mori, il ministro giapponese dei Giochi Olimpici Seiko Hashimoto – nella quale il premier nipponico aveva annunciato l’intenzione, peraltro condivisa da Bach stesso. Una misura necessaria per salvaguardare la tutela degli atleti e per limitare al massimo il crescente numero di contagi in tutto il mondo.
Il prossimo 24 luglio, quindi, non si accenderà la fiamma olimpica. Scartate dunque le ipotesi rimaste in piedi fino a poche ore fa: nessun rinvio ad ottobre, seppur l’idea era stata accarezzata dalle parti per non far saltare tutti gli accordi già presi così come lo slittamento di appena un mese, un tempo ritenuto troppo stretto per cambiare la situazione. Le Olimpiadi di Tokyo 2020 si faranno, ma con un anno di ritardo pur mantenendo il loro nome originario.
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