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Curioso episodio accaduto stamane a Tomaso Trussardi, fermato dalla polizia locale per un controllo antiterrorismo in Piazza della Scala a Milano. Curioso perché il CEO della nota casa di moda, nonché attuale marito di Michelle Hunziker, è stato bloccato da ben sei agenti (due volanti e due moto) delle Forze dell’Ordine alle 7:30 del mattino mentre era a bordo di una fiammante auto d’epoca, vestito elegantemente con giacca e cravatta: in altri termini, non aveva il classico physique du role del terrorista che va a posizionare bombe o a fare stragi (dubitiamo che gli attentatori di Parigi siano andati al Bataclan su una Porsche 911 del ’63 e indossando il tait), eppure le attenzioni della polizia si sono stranamente concentrate su di lui.
Trussardi è rimasto piuttosto infastidito dall’eccessivo zelo della polizia locale nei suoi confronti, e una volta svicolatosi dal controllo ha raccontato l’accaduto su Facebook, manifestando tutto il suo disappunto per la faccenda pur comprendendo la particolare situazione con cui siamo tutti costretti a convivere dopo i fatti del 13 novembre.
‘Questa mattina in Piazza della Scala mi è successo un episodio singolare: sono stato fermato da sei agenti della Polizia Locale di Milano (due volanti e due moto…)’, ha scritto Tomaso Trussardi sul social network, ‘Capisco la tensione del momento, ma fermare una persona alle 7:30 della mattina in giacca e cravatta… lasciatemi dire, non del tutto sconosciuto… con la sua auto d’epoca mentre stava cercando di andare in motorizzazione ad immatricolarla (regolarmente provvisto di targa prova)… Lo trovo a dir poco eccessivo, in un momento in cui le attenzioni delle nostre amate forze dell’ordine dovrebbero essere rivolte a ben altre cose‘.
Per la serie: se state cercando dei terroristi non perdete tempo a perquisire un uomo elegante che viaggia su costosissime auto d’epoca e che, soprattutto per chi abita a Milano (o per chi legge assiduamente le riviste di gossip), dovrebbe essere anche un volto abbastanza conosciuto. Ciò ovviamente non toglie che gli agenti della polizia locale abbiano il diritto di fermare chiunque, Tomaso Trussardi compreso, senza dare troppe spiegazioni.
Anche perché, come ha ammesso lo stesso imprenditore, un mezzo peccatuccio lo ha comunque commesso, tanto da meritarsi la sottrazione di cinque punti dalla patente:
‘Alla fine di tutto mi hanno tolto 5 punti perché avevo il navigatore del telefonino cellulare acceso appoggiato sul sedile lato passeggero… dato che ovviamente l’auto (vista l’età) ne è sprovvista. Questo secondo loro mi avrebbe potuto distogliere dalla normale guida’. Ok, un’infrazione molto veniale ma comunque un’infrazione. Anche se resta il dubbio che gli agenti, con questa multa un po’ forzata, abbiano in qualche maniera voluto giustificare l’eccessivo spiegamento di forze (ben sei uomini) per controllare una persona al di sopra di ogni sospetto.
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