Sebastiano Ibba è il nome del barista 64enne trovato morto dalla moglie in un modo davvero atroce, con un coltello nello stomaco.
Il cadavere è stato scoperto oggi pomeriggio all’interno del bar di proprietà dell’uomo in via San Secondo 73.
Barista trovato senza vita a Torino
Sebastiano Ibba aveva 64 anni ed era proprietario di un bar a Torino, proprio il locale dove la moglie lo ha trovato senza vita questo pomeriggio.
Non si conoscono dettagli in merito all’omicidio ma i Carabinieri, avvisati dalla moglie appena dopo il ritrovamento, non escludono nessuna ipotesi poiché le modalità della morte sono state molto violente.
Sebastiano infatti aveva un coltello piantato nello stomaco, quindi si tratta di morte violenta e bisognerà capire chi e perché lo ha ucciso.
Secondo la prima ricostruzione effettuata anche grazie alla testimonianza di una moglie ancora molto sconvolta dalla cruenta morte del marito, il barista era uscito stamattina all’alba per andare ad aprire il suo bar, questa era la sua routine di ogni mattina.
Sebastiano stava iniziando una nuova giornata di lavoro ma dopo poche ore non rispondeva più alle telefonate e così la moglie si è preoccupata e si è recata di persona presso l’attività commerciale.
Al suo arrivo la saracinesca del bar era a metà e così è entrata e ha scoperto il cadavere del marito dietro al bancone, riverso a terra in uno pozza di sangue.
Le indagini
Fortemente scioccata da questo ritrovamento, non ha toccato nulla e ha subito allertato il 112 per riferire tutti i dettagli.
I Carabinieri si sono recati subito presso il bar per constatare cosa era successo e insieme a loro sono arrivati anche i soccorritori del 118 ma purtroppo non hanno potuto fare nulla.
Sebastiano era già morto quando tutte queste persone si sono recate nell’esercizio e poco dopo i Carabinieri hanno posto l’area sotto sequestro per consentire i rilievi da parte della Scientifica.
Su questo assurdo caso stanno indagando gli agenti della Compagnia San Carlo e del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Torino dell’Arma.
Anche se nessuna pista è esclusa, gli investigatori si stanno concentrando su una in particolare, ossia quella del gesto volontario anche se in questo caso non si spiegherebbero le cause del gesto.
La modalità del suicidio è abbastanza insolita e oltre a questa ipotesi si sta seguendo anche quella di un litigio e per percorrere questa strada si stanno cercando eventuali telecamere di sorveglianza della zona.
Tutta la comunità si stringe al dolore dei familiari, infatti Sebastiano era molto amato e conosciuto in zona. Potremmo definirlo come il barista amico a cui racconti i tuoi problemi e con cui scambi volentieri una chiacchierata davanti aa un caffè.
Nessuno, a partire dalla moglie, sa spiegarsi il motivo di questo suicidio, se davvero così fosse.