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Una bambina di tre anni non vaccinata è stata respinta dai vigili urbani all’ingresso dell’asilo che frequenta a Torre Pellice, in provincia di Torino. Lo scorso 3 aprile, alla bambina accompagnata davanti all’entrata dell’istituto dai genitori non è stato consentito l’ingresso all’asilo nido perché non in possesso delle certificazioni di avvenuta vaccinazione. A mandare le forze dell’ordine davanti all’asilo è stato il sindaco che, sebbene abbia confermato il suo dispiacere, si è detto convinto della necessità di far rispettare la legge.
Gli stessi genitori della bambina hanno affermato di avere ricevuto, nei giorni precedenti, una comunicazione in cui il Comune chiedeva che la piccola fosse vaccinata, altrimenti non sarebbe potuta entrare in asilo: “Anche noi avevamo ricevuto la raccomandata che ci avvisava che sarebbe stata espulsa”, ha ammesso il papà della piccola.
C’è da dire che il genitore della bambina ha raccontato che, d’accordo con la moglie, avrebbero voluto mettersi in regola con le vaccinazioni, quindi si sarebbe preoccupato di prendere appuntamento con un medico della Asl di Pinerolo per fare in modo che la figlia fosse sottoposta a esami prevaccinali. Il giorno dell’appuntamento però la bambina non è stata portata in ospedale, ma si è presentato solo il padre, chiedendo di poter avere la documentazione dei vaccini, ossia i bugiardini dove sono riportate le composizioni dei farmaci che dovevano essere somministrati alla piccola.
Dal momento che “Quel giorno il medico era impegnato proprio ad eseguire vaccinazioni”, dice il papà, i bugiardini non sono stati consegnati e il medico gli avrebbe chiesto di tornare un altro giorno: “ci ha rimandato al 16 marzo”. Come si legge sul Corriere Torino, la Asl notifica l’inadempienza nel frattempo, e pochi giorni dopo viene recapitato ai genitori l’avviso del Comune con il provvedimento di “non accoglimento” della bimba in istituto a partire dal 4 aprile, giorno di rientro dalle vacanze di Pasqua.
Ma dal Comune di Torre Pellice precisano che la bambina sarà regolarmente accolta in classe dopo aver ricevuto le opportune vaccinazioni, come regolamentato dalla legge.
E sulla necessità di impiegare i vigili, ha risposto il segretario comunale Giuseppe Burrello: “Mi è molto dispiaciuto anche se penso che i genitori, nell’interesse della bambina, avrebbero dovuto evitare di tornare comunque al nido. Avevano avuto tutto il tempo per decidere, tanto che siamo arrivati fino a questo punto dell’anno, ma una volta scelta la via dell’obiezione avrebbero dovuto lasciare l’asilo spontaneamente”.
Anche il sindaco Marco Cogno è intervenuto per chiarire la faccenda, ricordando che la famiglia è stata avvertita più volte: “E’ da ottobre che ci si incontra con la famiglia e ci si scambia lettere. I genitori erano stati avvisati che da oggi, alla riapertura del nido, l’utente non era più ammissibile, quindi abbiamo mandato i vigili qualora si fossero presentati lo stesso”, soprattutto per salvaguardare gli altri bambini presenti in istituto.
Non sono mancati messaggi di solidarietà alla famiglia di altri ‘no vax’, e non è escluso che nei prossimi giorni altri bimbi non vaccinati possano essere bloccati all’entrata degli asili.
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