C’è stato un incendio alle prime ore dell’alba nella zona industriale di Villastellone, in provincia di Torino.
I pompieri sono a lavoro con 20 squadre di uomini, e sul posto sono giunti anche i tecnici dell’Arpa e dell’NBCR. Fra le ipotesi c’è quella del dolo.
Nella mattinata di oggi si è verificato un nuovo violento incendio che ha colpito la zona industriale di Villastellone, in provincia di Torino.
Poco prima dell’alba, i vigili del fuoco sono stati avvisati, insieme ai carabinieri, che un violento rogo stava divorando diversi capannoni aziendali, e sul posto è giunta anche la protezione civile.
Con 20 squadre e diversi mezzi provenienti da Biella, Vercelli e Cuneo, i pompieri hanno cercato per ore di domare l’incendio, che ora è diventato molto meno aggressivo e quasi estinto, tuttavia si monitora attentamente la situazione per scongiurare focolai che possano riattivarsi, ipotesi non remota dal momento che il materiale presente in zona è molto infiammabile.
Per indagare su quando accaduto è giunto anche il personale dell’NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) e i tecnici dell’Arpa per verificare i livelli di inquinamento ambientale.
Il fuoco è divampato in diversi capannoni dove operano altrettante aziende di produzione di imballaggi in legno, rivestimenti per edilizia, trattamento dei rifiuti e autotrasporti. Anche una cascina che si trovava nelle vicinanza è stata coinvolta dal rogo che sembrerebbe essere di origine dolosa.
Fra i capannoni interessati, quello che ha subito i danni peggiori è di proprietà dell’azienda Eco pallet, completamente distrutto. Danneggiato anche il capannone di Gamma Cover, che si occupa di rivestimenti e impermeabilizzazioni. Ancora, una terza struttura andata a fuoco è quella di Azzurra Srl per la lavorazione di rifiuti e una quarta è quella della Palermo Autotrasporti. Non ci sono persone coinvolte.
Non si conoscono al momento le cause dell’incendio di Villastellone che ha coinvolto i capannoni della zona industriale, tuttavia quella più accreditata sembrerebbe essere quella del dolo, per questo motivo i Carabinieri hanno aperto un’inchiesta per fare luce sulla questione.
Le sostanze in combustione non sono state rese note ma si tratterebbe per lo più di materiale plastico legnoso, olii minerali e altri che si trovavano depositati all’esterno dei capannoni aziendali.
Le indagini sono aperte per vagliare ogni possibile strada ma dalle prime analisi sembra proprio che qualcuno abbia appiccato volontariamente le fiamme, per motivi ancora ignoti.
Al momento l’area è stata posta sotto sequestro per condurre i dovuti rilievi e accertamenti ma soprattutto per evitare che il fuoco torni a divorare i capannoni, anche se al momento sembra dormiente.
Verrà bonificata la zona e gli agenti cercheranno eventuali impianti di sorveglianza o testimoni che possano aver visto qualche dettaglio importante utile alle indagini.
L’allarme scattato alle 5 di questa mattina ha subito mobilitato le forze dell’ordine, che hanno verificato che probabilmente l’incendio sarebbe partito dal primo capannone citato, ovvero quello di Eco pallet, per poi espandersi agli altri e anche a Cascina Morra.
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