È fuori pericolo il ragazzo colpito in testa da una bici ai Murazzi di Torino, ricoverato in Ospedale. Si è svegliato e la situazione al momento è stabile.
Dopo 13 giorni di coma, il giovane di 23 anni colpito da una bicicletta di 15 chili in testa a Torino, è sveglio.
Lo studente palermitano, colpito ai Murazzi, è vigile anche se ancora intubato e attaccato alla ventilazione meccanica. Le novità sulle sue condizioni e sulle indagini in corso da parte delle autorità.
Si chiama Mauro Glorioso, il ragazzo palermitano di 23 anni che il 21 gennaio è stato colpito in testa da una bicicletta elettrica ai Murazzi, mentre era in fila per entrare in un locale.
Portato subito in ospedale, Mauro era in coma da 13 giorni e oggi, come comunicano i medici del Cto di Torino, si è svegliato.
Il giovane sembra essere in condizioni stabili e fuori pericolo, anche se per quanto riguarda la respirazione è ancora aiutato dai macchinari. Secondo i parei dei medici, la sua guarigione è ancora lontana, infatti dovrà affrontare un recupero davvero duro e molto lungo.
Al momento, infatti, sono ancora da verificare le reali conseguenze che questo grave trauma ha causato alle vertebre cervicali, fratturate, ed è difficile dire cosa succederà e quanto tempo ci vorrà perché sia fuori dall’ospedale.
I medici hanno deciso per una prognosi di 180 giorni, proprio per i tempi lunghi previsti per capire la salute di Mauro in che condizioni è realmente.
Le indagini dei Carabinieri sono ancora in corso, per cercare di individuare i colpevoli del reato, che al momento sono ancora ignoti.
Sabato 21 gennaio 2023, Mauro si trovava in fila ai Murazzi, una zona molto frequentata dai giovani di Torino, per entrare in un locale insieme ai suoi amici.
Proprio in quel momento, il giovane di Palermo è stato colpito in testa da una bicicletta elettrica, di quelle che si noleggiano per strada, lanciata da una balconata sovrastante.
Gli amici hanno subito chiamato i soccorsi, non riuscendo a scorgere i colpevoli, scappati via.
A quanto pare, secondo alcune immagini di telecamere di sorveglianza del quartiere, nel video della serata si vede un gruppo di ragazzi, probabilmente molto giovani, affacciarsi alla balconata.
Secondo le indagini degli inquirenti, questi potrebbero essere gli stessi che erano stati cacciati via dal bodyguard della discoteca poco prima. Il loro atto, quindi, potrebbe essere attribuito a una vendetta per l’accaduto.
Gli amici di Mauro in queste settimane si sono prodigati con proteste e appelli, per riuscire a trovare anche eventuali testimoni che potessero raccontare quello che hanno visto quella sera, soprattutto perché di sabato sera quella zona di Torino è molto frequentata.
Le indagini, quindi, continuano e i Carabinieri stanno vagliando tutte le piste possibili per riuscire a trovare i colpevoli che hanno attentato alla vita di Mauro e di molte altre persone presenti.
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