Le Fiamme Gialle hanno scoperto un laboratorio clandestino a Torino dove si producevano capi di abbigliamento contraffatti.
I militari hanno proceduto con l’identificazione e l’arresto di due senegalesi con precedenti penali, i quali realizzavano e vendevano merce di noti marchi della moda contraffatti.
Un’operazione condotta dalle Fiamme Gialle di Torino ha portato alla scoperta di un laboratorio clandestino dove si produceva merce contraffatta. All’interno della struttura, riconducibile a due senegalesi che sono stati subito arrestati, venivano prodotti capi di abbigliamento di noti marchi ma chiaramente contraffatti.
All’interno del laboratorio di sartoria abusivo, sono stati trovati anche diversi medicinali. Il tutto era stato allestito all’interno di un’abitazione situata nella zona del centro storico della città e l’intervento è stato possibile dopo una segnalazione.
Siamo nel quartiere di Porta Palazzo e lo stabile è stato perquisito: al suo interno c’era appunto l’atelier del falso, una fabbrica vera e propria destinata alla produzione di merce contraffatta che poi veniva rivenduta a prezzi non proprio economici, nonostante la scarsissima qualità nonché la mancanza dei certificati di idoneità alla vendita.
Un buon giro d’affari con cui i senegalesi si stavano arricchendo. I due pregiudicati per diversi reati in passato contro l’industria e il commercio, sono stati arrestati e in queste ore stanno rispondendo alle domande degli inquirenti.
L’appartamento dove era stata allestita la fabbrica ovviamente è stato sequestrato per effettuare i rilievi e rimuovere tutto ciò che c’era all’interno.
Durante le perquisizioni è stato rinvenuto materiale di vario genere, che serviva a portare avanti l’attività illecita, quindi attrezzature per la produzione in serie, macchine da cucire, stiratrici, 360 metri di filato acrilico e cotone per il confezionamento.
Nel corso delle operazioni congiunte fra Finanza e Carabinieri del capoluogo piemontese, sono stati trovati migliaia di imballaggi che riproducevano i segni distintivi dei prodotti originali, etichette e loghi che venivano usati per contraffare e confezionare gli abiti, nonché confezioni di medicinali molto pericolosi come inibitori della fosfodiesterasi, destinati anch’essi al commercio.
Tutto ciò era molto pericoloso per la salute degli acquirenti, che speravano a un buon prezzo di concludere l’affare, invece utilizzavano capi di abbigliamento realizzati con materiali nocivi e in modo grossolano, nonché medicine assunte senza prescrizione.
I senegalesi producevano la merce che poi era destinata ai mercati rionali locali, ora i due, in possesso di regolare permesso di soggiorno, dovranno rispondere del reato di produzione di marchi contraffatti e commercio di farmaci dannosi.
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