Bonus una tantum, da 150 e 200 euro. Ne abbiamo sentito parlare per tutto l’anno precedente, molti lo hanno ricevuto, qualcun altro no. Ad ogni modo presto entrambi saranno disponibili per chi rientra nei requisiti e quindi per tutti i beneficiari.
I bonus una tantum da 200 e 150 euro proposti dal Governo Draghi e pensati per i lavoratori e per i pensionati, hanno risolto di già parecchie problematiche dinanzi alle quali molti si sono trovati a causa dell’inflazione.
Purtroppo il caro prezzi ha messo in difficoltà molte persone che non riescono più ad arrivare alla fine del mese e per questo devono rinunciare a fare la spesa o ad utilizzare la macchina per gli spostamenti brevi o lunghi che siano.
Caro prezzi, ecco cosa ha causato l’inflazione del 2022
La questione del caro prezzi ha avuto inizio nel 2021 e piano piano ha interessato anche gli anni a venire diventando sempre più fuori controllo. Gli interventi effettuati da parte dello Stato sono stati tantissimi, ad oggi però non sono risultati essere abbastanza.
Tutti quanti i bonus sono arrivati con lo scopo di aumentare il potere di acquisto delle famiglie e dei pensionati. Lo Stato li ha proposti principalmente perché meno soldi hanno a disposizione gli utenti, meno spendono. Di conseguenza le casse statali si impoveriscono, alla fine si innesca un meccanismo svantaggioso per tutti.
Problematiche legate al pagamento dei bonus da 200 euro e 150 euro, ecco cosa è successo in passato
Tutte le agevolazioni e i bonus sono stati interessanti, almeno fino ad ora. Ma lo saranno ancora di più quelli da 200 euro e da 150 euro già proposti a novembre, ma annunciati in estate, volti a contrastare il crollo del potere d’acquisto.
Il bonus 200 euro doveva essere erogato a luglio a tutti, purtroppo però ci sono stati dei ritardi e tanti problemi. Prima è stata presa la decisione secondo la quale sarebbero stati pagati i pensionati e in seguito i lavoratori dipendenti. Successivamente tutto è fallito.
In effetti i pensionati hanno ricevuto il bonus a luglio mentre i lavoratori dipendenti a ottobre, infine i lavoratori autonomi, i collaboratori domestici e così via hanno dovuto aspettare diversi mesi per intascare sia l’uno che l’altro. Ad oggi i lavoratori autonomi non hanno ancora ricevuto nulla.
Quando arriverà il bonus una tantum nel 2023
Tutti i lavoratori che non hanno ancora ricevuto il bonus una tantum dovranno aspettare qualche tempo, non molto. A breve infatti li riceveranno i percettori della disoccupazione agraria 2023 e i percettori dell’indennità di disoccupazione NASPI e Dis-Coll.
Chi avrebbe dovuto ricevere il bonus da 150 euro a novembre, dovrà ormai aspettare la fine del mese di febbraio.
Per quanto riguarda chi ha la partita IVA e i liberi professionisti, il bonus in teoria dovrebbe già essere arrivato entro il termine del mese di gennaio. Chi fa parte di questa categoria e non ancora ricevuto la somma spettante, pur rispettando i requisiti può contattare l’INPS e chiedere aggiornamenti in merito.
Oggi molti utenti risultano essere preoccupati per la situazione economica e per l’inflazione, infatti secondo un’indagine che è stata svolta da Informazione Fiscale, il 47% richiede ulteriori interventi da parte del Governo, ovvero nuove misure immediate.
Fino ad ora il governo Meloni ha fatto il possibile per aiutare chi ne ha di bisogno. È sceso a compromessi per i nuovi bonus, ha adottato delle nuove misure volte a far tirare un sospiro di sollievo a chi è in difficoltà. Per adesso però sceglie di fermarsi.
Il motivo è semplice: l’esecutivo mira a mettere a disposizione dei cittadini delle altre forme di aiuto, che hanno comunque come scopo quello di rafforzare le fasce economiche disagiate.