Una mamma con i suoi figli hanno avvistato in Trentino un orso lungo una pista ciclabile, torna di nuovo la paura.
Alla luce dei recenti avvenimenti, specialmente la vicenda della morte di Andrea Papi, tutti stanno prestando particolare attenzione agli animali selvatici, specialmente chi abita in zone vicino ai boschi. Oggi c’è stato un nuovo avvistamento in Trentino Alto Adige, proprio in questa regione un programma di ripopolamento degli anni Novanta ha portato a nuovi esemplari di orso bruno, quelli che appunto oggi riportano le pagine di cronaca per le aggressioni sempre più frequenti. L’argomento divide molti e si è fatto forte in questi giorni il dissenso degli animalisti dopo la decisione dell’abbattimento dell’orso killer di Caldes: prima si pensava che fosse MJ5, un maschio responsabile anche dell’aggressione in Val di Rabbi, invece il Dna ha confermato che si tratta di una femmina, JJ4.
Sembra una notizia all’ordine del giorno quella che riguarda gli avvistamenti di orsi nelle foreste delle nostre regioni del Nord, in particolare in Trentino Alto Adige, zona dove anni fa è stata reintrodotta questa specie che in realtà dovrebbe essere autoctona. Oggi però quegli stessi animali si stanno avvicinando un po’ troppo all’uomo o forse è il contrario? Difficile a dirsi, sappiamo che quando vedono situazioni particolari si incattiviscono, come ad esempio i cani domestici, forse individuandoli come nemici o come un’invasione di territorio.
Fatto sta che dopo l’aggressione nella Val di Rabbi da parte dell’esemplare maschio MJ5 e di quella a Caldes della femmina JJ4, continuano gli avvistamenti. Stavolta siamo lungo la pista ciclabile di Malosco, dove ieri sera Letizia Mastria ha avvistato un orso a pochi metri dalla sua automobile. Era insieme ai suoi figli e nonostante il panico iniziale, ha avuto il sangue freddo di filmare brevemente la scena per poi pubblicarla sui social network scatenando diversi commenti.
Il gesto è stato sufficiente per riaccendere il dibattito che si era spento dopo che il Tar ha deciso che JJ4 non verrà abbattuta: di nuovo c’è un grande scontro via social fra chi pensa sia giusto tutelare i residenti delle zone più a rischio con misure di contenimento adeguare, chi parla ancora di abbattimento e chi sostiene che siano le persone ad infastidire la fauna selvatica.
L’avvistamento di ieri sera è avvenuto intorno alle 22 e la donna è stata intervistata dal Corriere del Trentino, a cui ha raccontato di aver visto l’orso alzarsi sulle zampe posteriori, così lei e i figli che stavano facendo un pic nic notturno, si sono allontanati. Non prima di aver filmato la scena e poi averla postata su Facebook, denunciando che nessuno si era avvicinato al bosco ma lei e i bambini si trovavano su una pista ciclabile.
Aggiungendo che il problema è molto grave e si tratta di un pericolo reale che non si può trascurare, la donna ha commentato indignata la disavventura. Sono stati attimi di paura e nella ripresa si sente la sua voce dire ai figli di guardare la grandezza dell’animale, in un misto di paura e incredulità.
Solo 10 giorni fa è stato ucciso un ragazzo che stava correndo nella frazione di Caldes, anche lui avvicinato da un orso che poi lo ha rincorso e sbranato. Il suo corpo è stato trovato con evidenti segni riconducibili agli artigli dell’animale, anche se è stata poi l’autopsia a confermare che è stato proprio quello il motivo del decesso.
Il giovane era uscito per correre e non vedendolo rientrare alla solita ora, la compagna ha allertato le forze dell’ordine e così sono cominciate subito le ricerche nei boschi dove Andrea era solito fare jogging. I forestali hanno trovato il cadavere il giorno successivo a 1.500 metri di quota, a quel punto sono cominciate a girare voci che il responsabile fosse stato MJ5, l’orso che sempre in Trentino ha aggredito qualche settimana fa un escursionista di 38 anni, nella Val di Rabbi.
In effetti già da giorni si parlava di avvistamenti di un orso ma per essere certi che fosse il medesimo esemplare bisognava aspettare l’autopsia disposta dalla Procura di Trento, eseguita in collaborazione con un veterinario.
Questa ha accertato che il giovane era vivo al momento dell’aggressione: l’orso lo ha attaccato e poi trascinato nel bosco per sventrarlo letteralmente, basti pensare che un orso adulto ha degli artigli di circa 8 centimetri.
Gli esami autoptici hanno rivelato anche che il responsabile non è MJ5 ma un’altra orsa che aveva al seguito anche dei cuccioli. Questo è un dettaglio molto importante perché sebbene la morte del giovane runner è stata una tragedia, sappiamo che l’animale probabilmente ha intravisto un pericolo per i suoi piccoli e coì li ha difesi.
Dopo giorni in cui la sorte del plantigrado era incerta, ora il Tar ha deciso di sospendere l’iniziale ordine di abbattimento. Già due anni fa la stessa ora aveva rischiato di essere abbattuta per aver ferito gravemente due cacciatori alcuni anni fa.
Chiaramente la cosa più importante è garantire la sicurezza dei cittadini ma dopo il ricorso della Lega Anti Vivisezione italiana, la decisione ha tenuto conto della necessità di tutelare la fauna selvatica e preservare la biodiversità. Questo, nonostante inizialmente il governatore Maurizio Fugatti sembrava deciso nella sua decisione sull’ordine di cattura e quindi l’abbattimento dell’orso.
Adesso, ancora una volta, l’avvistamento della mamma trentina pone sul tavolo l’argomento della sicurezza ma come anche ha detto la mamma di Papi, la colpa non è degli animali ma servono misure concrete per creare una sorta di confine che protegga i residenti e gli stessi orsi.
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