Il Tribunale di Bari ha emesso delle misure cautelari nei confronti di 15 persone che ad aprile hanno torturato un uomo nel carcere di Bari.
Gli indagati per questo gesto sono agenti e operatori del carcere che avrebbero picchiato il detenuto mentre lo stavano portando in infermeria.
Torture nel carcere di Bari
Alle prime luci dell’alba di questa mattina si è proceduto all’arresto di diversi indagati coinvolti nell’ennesimo episodio di violenza all’interno di un carcere. A farne le spese è stato un detenuto di 42 anni della casa circondariale di Bari, immobilizzato e picchiato violentemente mentre veniva trasportato in infermeria.
Secondo i primi dettagli emersi, a sferrare pugni e calci all’uomo bloccandolo sul pavimento, sarebbero state 15 persone che poi hanno provato a insabbiare il tutto evitando di raccontare l’accaduto in direzione e intimando il detenuto a fare lo stesso.
Alcuni hanno effettuato il pestaggio vero e proprio mentre altri guardavano e non hanno fatto nulla per impedire questo assurdo trattamento al detenuto barese.
Non sono chiari i motivi del gesto risalente ad aprile, forse una dimostrazione di potere? Fatto sta che sono stati individuati i colpevoli e ora sono ai domiciliari su ordine della Procura della Repubblica di Bari.
Si tratta di 3 agenti della Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere e altri operatori della struttura che operavano a vario titolo.
Le accuse verso i 3 agenti che hanno materialmente messo in atto le violenze sono molto pesanti, si tratta infatti di delitto di tortura in concorso.
Stando ai fatti, l’uomo sarebbe stato bloccato a terra e contemporaneamente picchiato e preso a calci su tutto il corpo per cause ancora in corso di accertamento.
In esecuzione della stessa ordinanza emessa dal giudice del Tribunale di Bari, è stata messa in atto la sospensione temporanea di altre 3 persone appartenenti al corpo della Polizia Penitenziaria, le quali avrebbero aiutato i colleghi.
Le indagini
A occuparsi delle indagini è la polizia giudiziaria dei Carabinieri con la collaborazione della Direzione del carcere e del Comando della Polizia Penitenziaria.
La segnalazione è giunta inizialmente dagli infermieri che si sono occupati dell’uomo quando questo è giunto presso l’ambulatorio del carcere. Anche se non ha voluto dire nulla perché temeva ripercussioni, erano evidenti i segni del pestaggio sul suo corpo.
L’allarme è stato dato al direttore della struttura e quindi sono iniziate le indagini che hanno smascherato le 15 persone che avrebbero messo in atto lo scorso 27 aprile, un pestaggio durato 5 minuti durante il quale il detenuto veniva bloccato sul pavimento e malmenato in diversi modi.
Questo avveniva mentre gli agenti lo stavano trasportando in infermeria per alcuni controlli e proprio qui è stato poi ricoverato dati i traumi multipli riscontrati.
All’esecuzione della misura odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia verso le persone coinvolte e il confronto con la difesa degli indagati.