Totò Riina morto: quelli che il capo di Cosa Nostra è stato «un grande uomo»

IL BOSS DEI BOSS TOTO' RIINA

[didascalia fornitore=”ansa”]Totò Riina parla con uno dei suoi legali da dietro le sbarre dell’aula bunker dell’ex carcere fiorentino di Santa Verdiana, in una immagine del 12 novembre 1996[/didascalia]
«Riposa in pace zio Totò», «Condoglianze alla famiglia, ciao zio Totò», sono alcuni dei messaggi di cordoglio apparsi sulle pagine Facebook dei familiari di Totò Riina, il capo dei capi di Cosa Nostra morto a 87 anni. C’è chi lo ha definito persino «un grande uomo».

Come se non fosse il capo dei capi di Cosa Nostra. Come se non fosse stato condannato al 41-bis per decine di omicidi, stragi e attentati. Come se non avesse sulla coscienza, insieme a tanti suoi compari, uomini come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

I familiari di Totò Riina, morto venerdì notte dopo essere entrato in coma in seguito a due interventi chirurgici, si sono trovati sulle bacheche Facebook messaggi di solidarietà, condoglianze e fiori virtuali.

cordoglio

Messaggi da tutta Italia, non solo dalla Sicilia, a commentare i post di Lucia e Maria Concetta, le figlie di Riina, e di Antonio Ciavarello, marito della seconda.

«Condoglianze a te e alla tua famiglia per un grande uomo», sotto al post della figlia di Riina, Maria Concetta. La stessa che in passato aveva definito il padre «un lavoratore ingiustamente accusato», vittima di «calunniatori malvagi e senza scrupoli».

E ancora, altri messaggi di cordoglio sulla bacheca di Ciavarello: «La morte ridà dignità e ripone tutti alla pari davanti alla grande di Dio», «Riposa in pace zio Totò», «Condoglianze alla famiglia, ciao zio Totò».

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