Totti contro Higuain: sono “nomadi senza cuore”

Totti, l'unica bandiera rimasta in Italia

“Nomadi senza cuore” gli ha chiamato Totti, bandiera della Roma da più di 20 anni, riferendosi a Gonzalo Higuain. Francesco Totti, all’ennesima stagione con la maglia della Roma, si è lasciato andare sulla situazione dei giocatori moderni che, invece di cercare la felicità con un’unica società, cercano disperatamente di trasferirsi nelle squadre che possono offrire un contratto più sostanzioso.

Non ci sono più bandiere nel calcio moderno, questo ormai è risaputo e ogni qual volta si pensa a Totti, si pensa all’ultima vera bandiera rimasta innalzata in Italia e forse anche in Europa. Se guardassimo, per un attimo, al passato potremmo trovare nomi dell’importanza di Zanetti, Maldini, Del Piero, giocatori che hanno dato la loro vita, la loro carriera, per la maglia che indossavano mentre oggi, è inutile che ci giriamo attorno, si pensa molto di più al vile denaro.

Totti e Buffon sono le ultime ancore che le nostre squadre possono mostrare con orgoglio a tutto il mondo. Il capitano della Roma, in un’intervista a GazzettaWorld, ha dichiarato: “I calciatori oggi sono un po’ come i nomadi, seguono i soldi e non il cuore”.

Il riferimento, tutt’altro che casuale, di Totti è il cambio di maglia di Miralem Pjanic e Gonzalo Higuain. I due migliori giocatori della Roma e del Napoli, le due inseguitrici della scorsa stagione, sono stati acquistati dalla squadra bianconera che ha attuato la strategia di indebolire le avversarie con i pezzi pregiati cosi da aumentare il proprio gap nei confronti delle altre squadre della Serie A.

Totti non bada a spese nei confronti di questi giocatori e, seppur non nominandoli mai, la tirata d’orecchio è evidente. In più Totti vuole cercare una ricetta per dare più italianità ad un campionato, la Serie A, che da anni ha dato fin troppo spazio a stranieri mediocri, lasciando andare italiani giovani ed interessanti all’estero o in categorie inferiori: “vorrei un massimo di due stranieri per ogni squadra. Il resto invece dovrebbero essere italiani, con in campo due o tre stranieri”. L’intervista di GazzettaWorld si chiude con la domanda “chi sarà il nuovo Francesco Totti?” Il Popone risponde cosi: “Non è facile, io ho fatto tanto”.

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