Intercettati 42 esemplari di animali protetti all’aeroporto di Fiumicino. Si tratta di specie in via di estinzione pronte al mercato italiano.
Dai controlli all’aeroporto le autorità hanno rinvenuto pesci tropicali, gamberetti e coralli prelevati dalla barriera corallina indo-australiana, pronti per essere venduti illegalmente.
Le Fiamme Gialle eseguono regolari controlli fra i passeggeri in entrata e in uscita presso l’aeroporto romano di Fiumicino e in queste ore hanno bloccato il traffico di animali di specie protette, sequestrando 42 esemplari pronti alla vendita.
Questi animali sono protetti dalla Convenzione di Washington del 1975, che regola il commercio internazionale delle specie faunistiche e della flora selvatica, minacciate di estinzione.
Gli animali sequestrati sono pesci tropicali di acqua salata, gamberetti e coralli. Questo è stato possibile grazie al lavoro incrociato dei Finanzieri di Roma e degli operatori del Ministero della Salute.
Secondo quanto ricostruito, le specie avevano attraversato la Francia e l’Olanda ed erano giunte in Italia, per essere rivendute.
Considerata la distanza, i tempi di percorrenza e le differenze nelle condizioni climatiche, gli esemplari potevano morire durante il viaggio, così come molte volte è avvenuto in passato in merito ad altre attività analoghe scoperte dai controlli doganali.
Le specie tratte in salvo in questa operazione sono state collocate in ambienti idonei, con condizioni termiche adatte e livelli di umidità tipici del loro habitat naturale.
Subito i finanzieri hanno rintracciato il rappresentante legale della società italiana che si è occupata di importare gli animali in Italia, prelevandoli in maniera del tutto illegale.
Non è chiaro come siano riusciti a sfuggire agli altri controlli e far giungere nel nostro Paese le specie che invece andavano preservate, tuttavia ora l’uomo è stato denunciato e dovrà rispondere del reato, pagando inoltre una multa molto salata.
L’uomo è stato segnalato in via amministrativa al ministero della Salute e all’Asl competente per territorio.
L’operazione, svolta in collaborazione con il posto di controllo frontaliero del ministero della Salute di Fiumicino, si inquadra nel contrasto al commercio illegale di flora e fauna protette, messo in campo negli scali aeroportuali e portuali di Roma e provincia.
Eventi come questo possono mettere pericolosamente a rischio questi animali, la cui sottrazione dall’habitat naturale è assolutamente vietata, specialmente se parliamo della barriera corallina.
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