Traffico di bambini a sfondo sessuale: è allarme negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, almeno 100.000 minori sono stati vittime del traffico di esseri umani per scopi sessuali, solo nell’ultimo anno. L’allarme arriva dalla ECPAT, un’organizzazione non profit che combatte la tratta degli esseri umani. Il problema reale è che gli statunitensi sembrano non rendersi conto del problema e delle sue dimensioni, anche e soprattutto a livello locale. In altre parole, per la maggior parte del popolo Usa, il traffico sessuale dei minori è un problema che non li riguarda perchè si manifesta lontano da loro, in quei paesi poveri dell’Asia, dell’Africa, o tutt’al più in Europa. I dati però parlano impietosamente di un’altra realtà.

La tratta dei minorenni per scopi sessuali non è presente soltanto in zone del mondo povere o estremamente povere, perchè purtroppo i diritti dei bambini non vengono rispettati nemmeno in Paesi cosiddetti civili come gli Stati Uniti.

Secondo i media ogni anno 100 mila minori negli Usa sono vittime della tratta del sesso, vengono venduti al mercato della prostituzione e sfruttati come carne da macello.

Il grave problema è che negli Stati Uniti c’è una larga ignoranza del fenomeno. Gli americani, in genere, pensano che la tratta dei minori per lo sfruttamento sessuale avvenga soltanto in Asia, in Sudamerica, o magari dell’Europa, negando la possibilità che anche gli Usa siano coinvolti.

E’ chiaro che ignorare la realtà contribuisce a nascondere il fenomeno, consentendo, anche se involontariamente, a far sì che continui indisturbato.

E’ facile comprendere come i più vulnerabili siano i bambini soli, gli orfani, quelli che non hanno casa e famiglia.

Secondo il rapporto pubblicato da ECPTAT-Usa, le vittime in genere sono ragazze e ragazzi sotto i 18 anni d’età che sono scappati di casa, quelli che sono rimasti senza casa e quindi vivono per strada, oppure orfani, che vengono reclutati direttamente negli istituti che dovrebbero occuparsi di loro.

La situazione è talmente grave che uno sfruttatore ha confessato a Carol Smolenski, direttore esecutivo dell’organizzazione no profit: ‘Quando li incontro, questi bambini sono stati stuprati così tante volte, che il mio compito è spiegare loro come potrebbero essere pagati per farlo‘.

In molti casi, sempre secondo il rapporto, le attività di sfruttamento avvengono nelle camere di alberghi che magari non sono complici, ma non fanno nemmeno alcuno sforzo per individuare e denunciare il traffico. Quindi ECPAT ha contattato diverse catene, come ad esempio la Hilton, affinché si mobilitino in favore dei bambini.

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