Dopo un mese dalla tragedia di Casal Palocco, uno degli youtuber coinvolti ritorna sul proprio profilo Instagram a ricondividere storie per i propri follower. Nell’incidente, avvenuto lo scorso 14 giugno, ha perso la vita Manuel Proietti di soli 5 anni, a bordo della Smart in cui viaggiava, la quale è stata travolta dal Suv con a bordo i 5 ventenni del gruppo TheBorderline.
Vito Loiacono, conosciuto nei social con il nome di er motosega ha pubblicato una storia in cui si mostra spensierato, in riva a un ruscello in compagnia della propria fidanzata. Il video è accompagnato da una canzone del gruppo Calcutta e appare la scritta “ti amo”.
Cosa è successo su Instagram un mese dopo la tragedia di Casal Palocco
È trascorso poco più di un mese dall’incidente di Casal Palocco, alle porte di Roma, in cui ha perso la vita Manuel Proietti, un bimbo di soli 5 anni, a bordo della Smart in cui viaggiava, la quale è stata travolta dal Suv con a bordo i 5 ventenni del gruppo TheBorderline.
La Lamborghini al momento dell’impatto era guidata da Matteo Di Pietro, il quale è accusato di omicidio stradale aggravato. Continuano ancora le indagini da parte degli inquirenti per avere un quadro più chiaro dell’incidente avvenuto lo scorso 14 giugno.
Nel frattempo, uno dei 5 youtuber che si trovava a bordo del Suv, è ritornato a ricondividere frammenti della propria vita sul suo profilo Instagram. Il ventenne, Vito Loiacono, conosciuto anche con il nome di er motosega, ha deciso di pubblicare una storia in compagnia della propria fidanzata.
In video è apparso spensierato, in riva a un ruscello con una canzone in sottofondo dei Calcutta, “Sorriso”.
La sfida social
L’incidente di Casal Palocco, avvenuto lo scorso 14 giugno, ha suscitato parecchio clamore mediatico. Una strage che sicuramente poteva essere evitata, avvenuta per una bravata di un gruppo di ventenni.
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, il Suv era stato noleggiato per realizzare il video da pubblicare nei propri profili social dal titolo “50 ore in una Lamborghini” con lo scopo di voler dimostrare ai loro follower di come fosse possibile vivere in una macchina per tutte quelle ore senza scendere dalla vettura.
La sfida, iniziata il giorno prima dell’incidente, altro non era che finzione. I giovani del gruppo TheBorderline, esperti nel montaggio dei video, avevano assemblato i diversi pezzi registrati in altri luoghi.
“al momento dell’incidente stavano parlando, il conducente stava guidando e non aveva in mano il telefonino. In auto era presente una piccola telecamera GoPro per effettuare riprese anche esterne”.
Queste le dichiarazioni del magistrato, il quale è entrato in possesso delle riprese di quei due giorni, interrotte subito dopo l’impatto con la Smart sulla quale viaggiava il piccolo di 5 anni che ha perso la vita.