La Procura di Pescara ha depositato un ricorso contro le assoluzioni legate alla tragedia di Rigopiano, che portò alla morte di 29 persone.
La Procura di Pescara ha presentato un appello contro la sentenza di primo grado riguardante la tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola, avvenuta il 18 gennaio 2017. Questa triste vicenda fu causata dal distacco improvviso di una valanga, che condusse alla morte 29 persone. L’appello è stato depositato con l’obiettivo di ottenere una revisione della sentenza emessa inizialmente.
Rigopiano, la Procura di Pescara deposita ricorso contro assoluzioni
La Procura di Pescara ha recentemente presentato un appello contro la sentenza di primo grado riguardante la tragica vicenda dell’hotel Rigopiano di Farindola, situato nella provincia di Pescara.
Come ricorderete, il 18 gennaio del 2017, l’albergo fu colpito da una violenta valanga che causò la perdita irreparabile di 29 vite umane.
L’appello presentato dalla Procura mira ad impugnare la decisione presa dal giudice per le indagini preliminari (gup) e a contestare le assoluzioni che erano state pronunciate il 23 febbraio del corrente anno dal Tribunale del capoluogo adriatico.
L’accusa ha deciso di fare ricorso contro tutte le persone coinvolte nel processo che erano state assolte, nonostante fosse stata richiesta una condanna nei loro confronti.
L’esame delle prove e delle testimonianze, presentate durante il processo davanti al gup, il quale si concluse con 25 assoluzioni e 5 condanne,
La Procura di Pescara ha ritenuto necessario presentare l’appello per una riconsiderazione delle decisioni prese in primo grado.
Condanne e assoluzioni
La tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola, avvenuta il 18 gennaio 2017, ha scosso profondamente l’intera nazione.
Dopo una lunga attesa, la decisione emessa lo scorso 23 febbraio dal gup del Tribunale di Pescara ha portato alla luce una serie di assoluzioni e condanne che hanno generato molte controversie e sconcerto.
La Procura di Pescara ha – quindi – deciso di impugnare la decisione del giudice, con l’obiettivo di ottenere una revisione del processo.
Inizialmente, durante il procedimento davanti al gup, erano state richieste ben 26 condanne e quattro assoluzioni.
Tuttavia, il verdetto finale ha portato a 25 le assoluzioni e a sole 5 condanne.
In primo grado, è stato condannato Ilario Lacchetta, sindaco di Farinola, a 2 anni e 8 mesi.
Seguono Paolo D’Incecco e Mauro di Blasio, rispettivamente dirigente del settore viabilità della Provincia di Pescara e responsabile del servizio viabilità dell’ente. I due furono condannati a una pena di 3 anni e 4 mesi.
Bruno Di Tommaso, ex gestore della struttura ricettiva, fu condannato a sei mesi.
Giuseppe Gatto – che si occupò di redigere la relazione tecnica per l’intervento sulle tettoie e verande dell’albergo – ebbe una condanna a 6 mesi.
Tra gli assolti, ci sono Francesco Provolo, ex prefetto di Pescara, Antonio di Marco, ex presidente della Provincia di Pescara, nonché diversi esponenti di altre istituzioni.
Cosa accadde il 18 gennaio 2017
Rigopiano-Gran Sasso Resort era un hotel situato nel comune di Farindola, in provincia di Pescara, nella regione Abruzzo.
Il 18 gennaio 2017, l’hotel è stato travolto da una valanga, dopo una serie di forti nevicate.
Le condizioni meteorologiche avverse e l’accumulo di neve causarono un’enorme massa che si staccò da una parete rocciosa, colpendo la struttura ricettiva.
La valanga seppellì completamente l’albergo, con 40 persone all’interno, tra ospiti e personale.
Le operazioni di soccorso furono complicate a causa delle condizioni atmosferiche avverse e della difficoltà di raggiungere l’area.
Trascorsero alcuni giorni prima che i soccorritori riuscissero a raggiungere l’hotel: in totale, si contarono 29 morti e 11 feriti, questi ultimi gli unici sopravvissuti alla slavina.