Tramonto spettacolare Milano 29 ottobre, la spiegazione degli esperti

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[didascalia fornitore=”altro”]Foto del tramonto a Milano del 29 ottobre/Facebook[/didascalia]

Il tramonto a Milano e in Italia del 29 ottobre e dei giorni successivi ha fatto impazzire un po’ tutti, specie nel capoluogo lombardo che ha visto un’esplosione di colori e forme nel cielo che non si erano mai viste. Sui social è stata un’esplosione di foto un po’ da tutta Italia. Dal 29 ottobre il cielo di Milano e della Penisola è stato un vero spettacolo, con nubi di diverse tonalità di rosa, una luce che variava dal rosso fuoco al rosa che ha infiammato la città e tutta la provincia, nuvole dalle forme ondulate. In molti hanno parlato degli effetti dell’inquinamento che, specie sulla Pianura Padana, è stato per giorni a livelli altissimi, tanto da far chiudere le finestre agli abitanti. Gli esperti però hanno spiegato il fenomeno del tramonto spettacolare di Milano con cause meteorologiche del tutto naturali: il cielo rosa non è dovuto allo smog ma alle particolari condizioni di umidità e vento e alla formazione delle nubi lenticolari.

Tra i primi a spiegare il fenomeno è stato il Centro Meteorologico Lombardo con un post su Facebook in cui ha evidenziato il fenomeno delle “nubi lenticolari”, così chiamate per la loro forma a “lente”. La causa della loro formazione è la presenza delle “onde orografiche”, cioè quando un flusso d’aria viene modellato dall’orografia dei rilievi montuosi e genera tali tipiche “ondulazioni”.

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[didascalia fornitore=”altro”]Foto del tramonto a Milano del 29 ottobre/Facebook[/didascalia]

“Le nubi lenticolari si formano in presenza di particolari condizioni meteorologiche, di umidità e di flussi d’aria”, continua la spiegazione del Centro.

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A confermare le cause meteorologiche è stato anche Maurizio Maugeri, fisico dell’atmosfera dell’Università di Milano, che ha parlato di “nubi troppo alte che stazionavano verso il limite della stratosfera”, confermando come l’inquinamento non abbia nulla a che fare con il fenomeno.

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Nel cielo di Milano “si è creata una condizione particolare dovuta alla diffusione del vapore acqueo per cui la luce del sole al tramonto attraversando i cristallini produceva colori e disegni straordinari simili alle nubi lenticolari che però in genere si presentano separate”, ha concluso, specificando come l’inquinamento agisca a “livelli più bassi” e che la presenza dei venti sulla Val Padana negli ultimi giorni “ha abbassato i livelli inquinanti” e che “quindi non può generare conseguenze simili”.

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