Secondo il ritratto emerso da una recente indagine Ipsos, gli italiani sono i più ambiziosi in Europa per quanto riguarda al transizione ecologica.
La ricerca è stata condotta in collaborazione con European Climate Foundation e traccia un profilo del nostro Paese del tutto inaspettato, migliore da questo punto di vista rispetto a quello del resto d’Europa.
Gli italiani sono i più favorevoli alla transizione ecologica
Secondo il rapporto diffuso poco fa dall’indagine Ipsos, gli italiani sono il popolo che più di tutti gli altri in Europa è favorevole alla transizione ecologica, in particolare è emerso che molti vorrebbero più pannelli solari e pale eoliche, quindi energia che proviene da fonti naturali e rinnovabili.
Ancora, parteciperebbero alle comunità energetiche, ovvero insiemi di persone che condividono energia rinnovabile e pulita, in uno scambio fra pari. Queste comunità rappresentano un modello innovativo per produrre e distribuire energia in un’ottica di lotta allo spreco energetico ma anche di condivisione di un bene necessario a un prezzo concorrenziale.
Gli italiani sarebbero d’accordo che il Paese diminuisse la dipendenza dal gas, per apportare benefici all’ambiente ma anche per i rincari visti nell’ultimo periodo.
Rispetto ai 5 Paesi più popolosi in Europa, l’Italia ma anche la Spagna sono apparsi quelli più favorevoli a una revisione dell’obiettivo europeo attuale, che prevede l’utilizzo del 32% di energia rinnovabile entro i prossimi 7 anni.
Già nel 2014 in realtà l’Italia ha raggiunto questo traguardo ma negli ultimi anni ha rallentato la corsa verso l’energia pulita e questo l’ha fatta scalare al 12esimo posto della classifica europea.
Interessante anche l’atteggiamento mostrato verso i nuovi progetti vicini alla propria abitazione, in merito all’installazione di parchi solari dove i pannelli possano produrre energia e di quelli eolici con le famose pale che sfruttano il vento. Il 72% degli italiani dice sì anche in prossimità della propria casa.
Le comunità energetiche si stanno diffondendo relativamente in ritardo nel nostro Paese rispetto agli altri ma comunque, il 71% degli italiani ha affermato di essere disponibile a partecipare.
Ancora, è stato esaminato dalla ricerca Ipsos il tema del gas, al centro dei dibattiti politici ed energetici degli ultimi mesi. I cittadini italiani sono consapevoli dei danni al clima e per questo pensano che il Paese debba tagliarne i consumi.
Cosa è la transizione energetica
Abbiamo parlato di transizione energetica ma cosa si intende con questo termine? Si tratta di un insieme di processi messi in atto per contrastare i cambiamenti climatici.
La Terra si sta surriscaldando, secondo i dati forniti dalla Nasa, nel 2020 la temperatura è stata superiore di 10 gradi rispetto a quella registrata nel periodo fra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta.
Oltre a fondere i ghiacciai e innalzare i mari, il riscaldamento del globo innesca cambiamenti climatici molto gravi come la desertificazione e l’aumento dei fenomeni estremi, che abbiamo visto largamente nell’anno appena trascorso, tediato da uragani, alluvioni e frane.
Gli scienziati attribuiscono le cause alle emissioni di gas a effetto serra nell’atmosfera, come l’anidride carbonica che proviene soprattutto dal settore energetico.
L’obiettivo è quello di mettere in atto soluzioni per contenere il riscaldamento e mantenerlo ad una soglia accettabile, per raggiungere questo obiettivo lo strumento più importante è la transizione energetica, cioè il passaggio dai combustibili fossili alle emissioni a impatto zero.
Tale processo non è nuovo nella storia, infatti in passato ci sono stati altri passaggi epocali come quello dal legno al carbone o dal carbone al petrolio.
Ciò che però contraddistingue questa transizione dalle precedenti è l’urgenza di proteggere il nostro Pianeta da una grande minaccia, quella del cambiamento climatico dato dalle troppe emissioni di gas nocivi nell’atmosfera.