Trattativa+Stato-mafia%2C+il+pentito+Siino%3A+%C2%ABDopo+Capaci%2C+Cosa+nostra+voleva+uccidere+Salvo+And%C3%B2%C2%BB
nanopressit
/articolo/trattativa-stato-mafia-il-pentito-siino-dopo-capaci-cosa-nostra-voleva-uccidere-salvo-ando/71034/amp/
Categories: Cronaca

Trattativa Stato-mafia, il pentito Siino: «Dopo Capaci, Cosa nostra voleva uccidere Salvo Andò»

[videoplatform code=”14159145909925465245ef22d4″]

La mafia aveva intenzione di uccidere l’ex ministro della Difesa, Salvo Andò. E’ quanto riferito dal collaboratore di giustizia, Angelo Siino, che sta deponendo in videoconferenza al processo sulla presunta tratattiva Stato-mafia, in corso nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. La circostanza sarebbe stata appresa da Siino nel corso di un incontro con il boss catanese Aldo Ercolano. “Subito dopo la strage di Capaci – è il racconto di Siino – Andò si professava amico di Falcone ed era molto critico nei confronti di quello che era avvenuto. Ercolano diceva che bisognava ammazzarlo perchè questi signori, a cominciare da Martelli (l’ex ministro della Giustizia, ndr), si erano ‘fottuti’ i voti e si erano messi a tirare calci ‘come gli scecchi fausi’ (asini che non lavorano, ndr)“.

LEGGI ANCHE:
Un piano dei clan per uccidere il PM Antonino Di Matteo
La testimonianza di Giorgio Napolitano

Siino poi aggiunge: “Ercolano mi disse però che il padre, reggente del mandamento di Catania, era contrario a qualsiasi tipo di azione nei confronti di Andò“. Il pentito spiega comunque di non avere mai comosciuto personalmente Andò: “Ercolano, passando da un capannone a Catania, mi disse: ‘Quì è venuto l’onorevole Andò a raccomandare la questione socialista’“.

Tra il 1994 e il 1995 si andò vicini alla cattura del boss Bernardo Provenzano. Lo ha riferito il collaboratore di giustizia. Siino ha riportato un episodio che lo ha visto protagonista ad Aspra, in provincia di Palermo: “Eravamo lì con il colonnello Meli, che mi portava in giro per indicargli i luoghi in cui avevo visto Provenzano, andammo anche in provincia di Enna e Caltanissetta. A un certo punto vidi Provenzano in un’auto con Carlo Guttadauro e dissi: ‘E’ lui’. Ma Meli si ‘impappinò’ nel fare la manovra con l’auto per seguirli. Non fu svelto, non so se per caso o perchè non fu svelto, e così Guttadauro e Provenzano si allontanarono. Provenzano – ancora il racconto di Siino – aveva al collo il solito fasciacollo bianco, lo stesso che aveva quando fu catturato“.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Nanopress, Tanta Salute e Pourfemme dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di tematiche relative alla salute, l'ambiente, il benessere.

Recent Posts

Nadia Toffa, il gesto straziante della madre per sentirla più vicino a lei

Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…

5 giorni ago

Kate Middleton e il suo ritorno regale che ha incantato tutti: sono tutti in lacrime

Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…

5 giorni ago

Come Concentrarsi Meglio per Affrontare la Settimana: Strategie e Consigli Pratici

Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…

5 giorni ago

Quando è meglio lavarsi in inverno? Scopri il momento ideale per la tua pelle

La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…

5 giorni ago

Sinner e la frase scioccante: “Non voglio più giocare…”

Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…

6 giorni ago

Riscaldamento a pavimento: tutto quello che devi sapere su vantaggi e svantaggi

Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…

6 giorni ago