I due cuginetti, di appena 11 anni, stavano chiacchierando sull’uscio di casa, quando l’auto di Rosario Greco li travolse.
Alessio morì praticamente sul colpo, Simone qualche giorno dopo in ospedale. Proprio mentre si stavano svolgendo i funerali del cuginetto, arrivò la notizia della morte di Simone.
Erano seduti sull’uscio di casa, com’erano soliti fare ogni sera d’estate, poi, improvvisamente il buio.
Era l’11 luglio del 2019 quando i due cuginetti Alessio e Simone D’Antonio, entrambi di 11 anni, vennero travolti e uccisi da un Suv, che li prese in pieno mentre erano seduti sul gradino antistante la porta.
Alla guida dell’auto c’era Rosario Greco, che, dopo aver travolto i due bambini, scese dal Suv, fingendo di non essere stato lui alla guida dello stesso.
Rosario Greco, figlio di Elio Greco del clan Madonia-Rinzivillo, prima sbandò, poi travolse Alessio e Simone, terminando la sua folle corsa contro un muretto, poco più avanti dal luogo della tragedia.
I vicini di casa allertarono immediatamente i soccorsi. Il piccolo Alessio morì la sera stessa dell’incidente, il cuginetto, che nell’impatto con vettura di Greco aveva perso entrambe le gambe, morì qualche giorno dopo in ospedale, proprio mentre si celebravano i funerali di Alessio.
Lo scorso marzo, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza d’appello di condanna per Rosario Greco, che era stato condannato a 9 anni di carcere.
Tutto da rifare quindi il processo a carico dell’imputato, cui in questi giorni sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Rosario Greco si trova ora nella sua abitazione di Vittoria, provincia di Ragusa.
Una sentenza cui stentano a credere i genitori di Alessio e Simone.
“Siamo arrabbiati e delusi, questa è una giustizia ingiusta”
ha commentato Alessandro D’Antonio, padre del piccolo Alessio.
“Non riusciamo a capire quale motivazione possa aver trovato il giudice per concedere i domiciliari. Mentre noi scontiamo il nostro ‘ergastolo a vita’, chi li ha uccisi lascia il carcere. Questo non posso accettarlo”
ha spiegato ancora il papà di Alessio.
Si dovrà ora attendere il nuovo processo di secondo grado e l’eventuale condanna dell’imputato.
Nei giorni scorsi i genitori dei due bambini hanno ricordato il compleanno dei cuginetti, nati a soli 4 giorni di distanza, il 29 maggio Alessio e il 3 giugno Simone.
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