Il 15 maggio avvenne un terribile incidente a Napoli, precisamente all’esterno di un ristorante in Via Tribunali nel centro antico della città, oggi ci sono delle svolte nelle indagini.
In seguito all’incidente seguì una violenta aggressione nei confronti del titolare e dello chef per evitare che denunciassero quanto accaduto.
I fatti risalgono al 15 maggio scorso, quando la 41enne Veronica Carrasco è stata letteralmente travolta da una moto in corsa proprio nella zona esterna del ristorante protagonista della vicenda.
Il titolare del ristorante ‘Cala la pasta‘, nonché compagno della donna, aveva avvisato le forze dell’ordine di quanto accaduto, poiché il ragazzo che ha investito la donna si è dato alla fuga a piedi lasciando la moto sul luogo dell’impatto.
È poi tornato a riprendersi il mezzo insieme a un gruppo di giovani e ha aggredito Raffaele, l’uomo che aveva sporto denuncia e suo fratello Fabio, ferendo anche alcuni turisti spagnoli che erano presenti all’interno del ristorante.
La donna era stata trasportata d’urgenza in ospedale per le grave lesioni riportate, in particolare necessitava di trasfusioni continue per i danni al fegato e alla milza, oltre a fratture scomposte a una gamba e a un braccio, denti rotti e alcune lesioni al volto.
Ora le sue condizioni stanno pian piano migliorando, ma la degenza è ancora lunga a causa dei numerosi traumi.
A circa un mese dalla tragedia, c’è stata un’importante svolta nelle indagini, infatti la Squadra Mobile della Questura di Napoli ha eseguito proprio ieri un’ordinanza di custodia cautelare per porre in arresto Patrizio Bosti e Giorgio Marasco.
I ragazzi sono entrambi 19enni e in particolare il primo è il figlio del più noto Ettore Bosti, esponente di spicco del clan camorristico Contini, già condannato.
Entrambi sono stati incarcerati con l’accusa di reati di violenza privata e favoreggiamento personali, con le aggravanti delle modalità mafiose con cui hanno intimorito il titolare del ristorante e i soci, i quali si sono visti costretti a chiudere la loro attività.
Arrestato anche il 21enne Gennaro Vitone, ossia colui che materialmente ha investito Veronica, rimasta coinvolta nell’incidente a Napoli, insieme a un turista argentino, mentre svolgeva il suo lavoro. Vitone è indiziato quindi del reato di lesioni personali stradali con l’aggravante della fuga.
Lo stesso ragazzo si è presentato poco dopo per minacciare il personale del ristorante insieme ad alcuni seguaci che, armati, hanno aggredito i clienti e distrutto il locale.
Il titolare di ‘Cala la pasta’ non si è lasciato intimorire e ha sporto denuncia anche via social, dove ha trovato la solidarietà di moltissime persone e associazioni, ma anche esponenti politici come il senatore Carlo Ruotolo che ha organizzato un flash mob all’ingresso del locale dove non mancavano anche personalità religiose come l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia.
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