Tre fratelli minorenni condannati al carcere perché non sono andati a cena col padre

Il giudice Lisa Gorcyca di Oakland ha stabilito la pena per tre fratelli minorenni che non hanno rispettato la precedente decisione del tribunale e si sono rifiutati di andare a cena con il padre: dovranno scontare il resto dell’estate in un carcere minorile, il Children’s Village. I ragazzini hanno 15, 10 e 9 anni, e la battaglia dei loro genitori che se li contendono ha finito (come sempre accade) per essere un danno per i figli.

Il caso di Maya Eibschitz-Tsimhoni di Bloomfield Hills e disuo ex marito, Omer Tsimhoni, che vive in Israele, circola nei tribunali da anni. Gli ex coniugi sono in lotta da sempre, per lo più su chi debba vedere i bambini e quando, dopo il divorzio avvenuto – ormai – cinque anni fa. Il caso è stato contestato sia nei tribunali statali e federali in Michigan, così come in un tribunale israeliano. Gli atti mostrano che il padre è accusato di aver minacciato i figli e aver aggredito la moglie, mentre la madre è accusata di manipolare i figli contro il padre.

Dopo l’ennesimo di rifiuto dei bambini a vedere il genitore, il giudice, che in precedenza aveva chiesto alla signora Maya di essere più collaborativa, si è convinto che la mamma abbia invece manipolato i figli contro il padre, facendogli un vero e proprio lavaggio del cervello. Per questo li ha ”condannati” a restare insieme alla madre agli arresti domiciliari in una ”casa protetta”, una sorta di istituto di correzione minorile, fino alla fine dell’estate.

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