Tre pasti al giorno non farebbero bene: meglio il digiuno. E’ quanto sostiene la storica americana Abigail Carroll, che ha scritto un libro sull’argomento. Secondo la studiosa, che ha condotto uno studio shock, colazione, pranzo e cena sarebbero soltanto un’invenzione europea, una scelta che rientra in una tradizione non necessaria per il nostro benessere. Tre pasti al giorno, quindi, secondo la Carroll, non servirebbero. Sono stati soltanto il frutto di un’invenzione tipica della cultura europea, un’abitudine che poi sarebbe passata anche agli Stati Uniti. Secondo la studiosa sarebbe meglio il digiuno, che porterebbe più benefici a vantaggio della salute.
Lo avrebbe dimostrato uno studio su cavie di laboratorio, che sono state lasciate saltuariamente senza cibo. Abigail Carroll sostiene che, quando gli europei arrivarono a conquistare le Americhe, cominciarono ad essere soliti riproporre le loro abitudini, come, per esempio, il consumare i pasti sempre nei soliti orari.
Per gli europei conquistatori sarebbe stato un segno di civiltà, che li avrebbe differenziati dagli indigeni. Questi ultimi, al contrario, mangiavano tenendo conto delle loro esigenze, in base anche alle stagioni e seguendo la natura del corpo e del territorio. Quando non trovavano abbastanza cibo, si limitavano a digiunare.
Secondo la storica americana, in particolare la colazione non avrebbe alcun effetto sul metabolismo e la scelta dei tre pasti non sarebbe comprovata da studi scientifici. Si tratterebbe soltanto di un’abitudine a cui si sono adattati anche i conquistati, seguendo la tradizione tipica dei conquistatori.
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