È uno dei progetti più ambiziosi degli ultimi anni: un tunnel subacqueo poggiato sul fondo dell’oceano che collega la Cina agli Stati Uniti d’America. Un viaggio a 220 miglia per ora ossia 350 km/h per arrivare in due giorni dalla capitale Pechino alla parte continentale degli USA per un prezzo piuttosto basso se confrontato con quello dell’aereo. In realtà è in programma un percorso molto ampio che andrebbe a coinvolgere non solo i due paesi già citati, ma anche la Russia e il Canada per una sorta di collegamento ferroviario tecnologico in parte sottomarino che “prende” tutte e quattro le nazioni che occupano la parte più a nord dell’emisfero boreale, in prossimità del Polo e dell’Oceano Pacifico e Artico. Il punto cardine sarà l’attraversamento dello Stretto di Bering.
Da notare che l’immagine qui sopra è ovviamente un rendering da prendere con le pinze: il treno non sarà lasciato “libero” di viaggiare su rotaie semplicemente appoggiate sul fondale marino, ma viaggerà all’interno di uno speciale tunnel. Questo sarà verosimilmente poggiato sul fondale, ma non è da scartare l’ipotesi che venga proprio scavato – almeno per alcuni tratti – una galleria sotto la roccia. Un’ipotesi affascinante, ma che trova due problemi presto detti. Il primo è che stiamo parlando di una delle faglie più aggressive e pericolose del nostro pianeta, il secondo è che non è così facile immaginare di portare a termine questa giga-costruzione. D’altra parte parliamo di una distanza considerevole.
Se la Manica è lunga 23.5 miglia ossia 37 chilometri e mezzo, il solo Stretto di Bering è lungo 125 miglia ossia 200 chilometri e rappresenterebbe il vero scoglio da superare per ottenere la linea completa. Già perché poi per il resto viaggerebbe sulla terraferma correndo dalla Cina alla Russia e poi – dopo essersi tuffato e risalito in superficie – attraverso Alaska, Canada e Stati Uniti. Al centro del progetto c’è il signor Mengshu Wang che sembra davvero intenzionato a cercare di portare a compimento quella che potrebbe essere la più alta opera di ingegneria moderna. Il mega tunnel sarebbe così la parte più delicata della linea Cina-Russia-Canada-USA di 8078 miglia (circa 13.000 km).
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Sembra che la Russia stia prendendo in considerazione molto seriamente l’idea, anche se al momento i rapporti con gli USA non sono certo floridi per via di varie vicende dalla Crimea al caso diplomatico di Edward Snowden. Ad ogni modo, ecco il nostro nuovo protagonista della raccolta di treni tecnologici. Vi consigliamo di dare un’occhiata alla fotogallery qui sopra che ne racconta circa 20 che sono in fase di studio e che potrebbero davvero rivoluzionare il modo di trasportare persone e merci su rotaia. A dimostrazione che in questo momento c’è più innovazione nei treni che negli aerei, fermi un po’ al palo.
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