La morte di una 12enne in provincia di Treviso sarebbe ora al centro di una inchiesta. L’ipotesi finora avanzata sarebbe quella di un suicidio ma i genitori nutrirebbero dei dubbi e ora chiedono che sia fatta luce sulla vicenda.
La ragazzina di 12 anni sarebbe stata trovata esanime in un giardino vicino alla sua casa del Trevigiano venerdì scorso, e i genitori si interrogano su quello che, fino a questo momento, apparirebbe con un caso di suicidio. La famiglia della vittima non avrebbe rinvenuto alcun biglietto e chiede verità sull’accaduto.
Secondo quanto trapelato poche ore fa sul caso della 12enne morta nel giardino di un Comune nella provincia di Treviso, gli inquirenti starebbero indagando per chiarire i contorni dell’accaduto. Una vicenda, riporta Il Corriere della Sera, che ora sarebbe oggetto di una inchiesta e su cui i genitori della minorenne si starebbero interrogando.
La pista seguita da chi indaga, come confermato a Fanpage dagli investigatori, sarebbe quella di un gesto estremo ma la madre e il padre della 12enne non sarebbero convinti di quanto finora emerso in sede investigativa.
Stando alla ricostruzione, la ragazzina si sarebbe suicidata, ma la famiglia propenderebbe per una ipotesi: un gioco finito male.
Il presunto suicidio sarebbe ora al vaglio delle autorità e la Procura di Treviso avrebbe deciso di aprire un’inchiesta.
Intervistato da Antenna 3, riporta ancora Il Corriere, il padre della 12enne avrebbe espresso alcune perplessità sull’accaduto:
Non penso si tratti di bullismo, lei era felice, Non accuso nessuno ma voglio la verità
Al momento, però, quanto raccolto dagli inquirenti non porterebbe a ipotizzare una lettura differente rispetto a quella di un gesto estremo. La 12enne sarebbe morta dopo essere uscita a giocare in un giardino vicino alla sua abitazione e a nulla sarebbero valsi i tentativi di soccorso.
La madre della 12enne avrebbe allertato il 118, ma all’arrivo i sanitari non avrebbero potuto fare altro che constatare il decesso della minore.
Secondo quanto emerso sul lavoro degli investigatori, allo stato attuale non vi sarebbero elementi utili a inquadrare la morte della ragazzina come legata a altri eventi al di là di un suicidio.
Dall’altra parte la famiglia, che non avrebbe mai riscontrato segnali di malessere. Prima del 16 settembre scorso, giorno della morte, riporta ancora Fanpage, la 12enne non avrebbe mai manifestato autolesionismo o pensieri negativi.
Il sindaco del Comune in cui la vittima viveva, scrive La Tribuna di Treviso, ha commentato il dramma come un evento “tremendo e imprevedibile”.
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