Terribile aggressione avvenuta ieri a Treviso, dove un uomo ha tentato di uccidere la moglie e poi si è costituito.
La vicenda è avvenuta intorno alle 9.30 nella frazione di Oderzo ma quello che sembrava essere un omicidio è stata invece un’aggressione molto grave, infatti la donna miracolosamente non è morta.
La cronaca è piena purtroppo di episodi di femminicidio e uno molto violento è avvenuto nella giornata di ieri a Oderzo, frazione in provincia di Treviso.
La sfortunata protagonista della vicenda è una donna tunisina di 46 anni che in realtà già in passato aveva denunciato le violenze subite dall’uomo che ieri intorno alle 9.30 l’ha aggredita con un mattarello.
Si tratta del marito, un operaio tunisino di 58 anni che diverse volte era stato allontanato di forza dalla donna perché dimostratosi molto violento nei suoi confronti.
Come detto c’erano anche alcune denunce a suo carico ma l’episodio più grave è sicuramente quello per cui lui stesso ha avvisato le forze dell’ordine. Lo straniero ha malmenato per l’ennesima moglie la morte 46enne con un pesante mattarello, così violentemente che pensava di averla uccisa.
“Venite, ho ucciso mia moglie”, queste le parole con cui il 58enne ha avvisato le forze dell’ordine ma in realtà la moglie era solo priva di sensi e i soccorritori l’hanno trovata riversa a terra con evidenti segni di violenza.
Fortunatamente quando sono giunti presso l’abitazione questa era ancora in vita, seppure in gravi condizioni, in effetti il bollettino medico parla di diversi traumi alla testa e varie parti del corpo ma i medici si pronunceranno più dettagliatamente nelle prossime ore per riferire le condizioni della donna.
Sul posto non sono giunti solo i Carabinieri di zona per controllare cosa fosse accaduto ma anche un’ambulanza del 118 per soccorrere subito la 46enne.
La vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Treviso dove è ricoverata in prognosi riservata in gravi condizioni a causa degli importanti traumi riportati.
Gli agenti stanno indagando per capire le motivazioni del violento gesto dell’uomo, che è stato accompagnato prima in caserma per essere sottoposto all’interrogatorio di rito, in seguito è stato convalidato l’arresto e quindi è stato condotto in carcere.
A coordinare l’indagine è il pubblico ministero Michele Permunian che ha deciso il sequestro dell’oggetto con cui l’uomo ha aggredito la moglie e anche quello dell’appartamento in cui la coppia viveva insieme ai figli di 20 e 10 anni.
L’udienza di convalida sarà fissata nelle prossime ore.
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