Marta Novello, giovane studentessa, venne colpita con 23 coltellate mentre faceva jogging, il 22 marzo dello scorso anno a Mogliano Veneto, Treviso.
Nonostante le gravi condizioni, Marta Novello riuscì a salvarsi, dopo aver trascorso diverse settimane nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso e dopo numerosi interventi chirurgici.
Il giudice aveva disposto il trasferimento del 15enne in una comunità, ma il provvedimento non è mai stato notificato e l’adolescente è volato dalla madre a Londra.
Grande amarezza da parte della vittima e dei suoi familiari.
Stava facendo jogging vicino casa, a Mogliano Veneto, Treviso, quando venne aggredita da uno sconosciuto, che tentò di rubarle il portafogli.
Marta Novello, 26 anni, venne colpita con 23 coltellate.
A soccorrerla furono alcuni operai che stavano effettuando dei lavori in zona. La giovane venne ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
Dopo diverse settimane in terapia intensiva e numerosi interventi chirurgici, le condizioni di Marta Novello erano andate via via migliorando, fino a quando non era stata dichiarata fuori pericolo.
Le indagini accertarono che a colpirla con 23 coltellate fu un suo concittadino, che voleva rubarle il portafogli.
L’aggressore, interrogato dai carabinieri, aveva riferito di aver scelto ‘a caso’ la sua vittima. L’adolescente era uscito di casa intenzionato a rapinare qualcuno, per acquistare della marijuana, di cui faceva largo uso.
Sulla sua strada aveva incontrato la giovane studentessa. Dopo averla colpita, l’aveva trascinata in un fossato per rapinarla.
Prima che siano stati pronunciati i tre gradi di giudizio, l’aggressore di Marta Novello è già libero.
Il quindicenne era stato condannato in primo grado dal Tribunale dei Minori a sei anni e otto mesi di reclusione. In secondo grado, la Corte d’appello di Venezia aveva ridotto la pena a 5 anni di reclusione, con le accuse di tentato omicidio e tentata rapina.
I giudici della Corte d’Appello avevano anche confermato la misura di sicurezza di due anni, da scontare successivamente alla detenzione.
Qualche giorno fa però, l’adolescente è stato scarcerato per scadenza dei termini.
Il gip aveva disposto il trasferimento in una comunità per minori, ma il provvedimento non è mai stato notificato al 15enne.
L’adolescente ha quindi lasciato l’Italia per raggiungere la madre che vive in Inghilterra.
Alla notizia della mancata esecuzione di condanna, la stessa vittima della sua aggressione si è detta incredula.
“Non è facile, per Marta, accettare l’idea che appena sedici mesi dopo averle inferto 23 coltellate, il responsabile sia già a piede libero”
ha spiegato il legale della giovane studentessa.
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