Una tragedia avvenuta a Trieste e che ha visto per protagonista un 58enne alla guida del suo muletto, mentre stava lavorando. Facendo retromarcia, con il mezzo è caduto in acqua.
Ha perso il controllo del suo mezzo, non si sa ancora per quale motivo. Sta di fatto che Paolo, questo il suo nome, è morto annegato.
L’ennesima vittima sul lavoro, di una immane tragedia che forse poteva essere evitata. Siamo a Trieste e tristemente protagonista è stato un 58enne. Paolo Borselli era un dipendente dell’Alpt, l’Agenzia per i lavoratori portuali di Trieste e stava guidando il suo muletto.
Probabilmente, anche se la dinamica è ancora da ricostruire, stava facendo retromarcia con il suo mezzo al molo VII ed è caduto in acqua. A dare l’allarme sono stati i suoi colleghi che si erano accorto dell’assenza di Paolo e che, da un po’, non faceva più ritorno da dove stava lavorando.
Immediatamente allertate le Forze dell’ordine ed il personale medico del 118, Paolo è stato ripescato dalle acque e rianimato dai medici per diversi minuti. Ma purtroppo per lui, non c’è stato nulla da fare.
Sono subito iniziate le indagini, guidate dalla Polizia marittima per capire l’esatta dinamica dell’incidente e come abbia fatto Paolo, nel suo fare retromarcia con il muletto, a non accorgersi della fine della banchina del molo e a cadere in acqua.
Un dramma che ha colpito profondamente tutti i suoi colleghi che, al porto di Trieste, lavorano che, per questo motivo, si sono raggruppati per protestare, con un sit – in, davanti al Varco numero 4.
Anche il presidente dell’Autorità portuale di sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, D’Agostino, con un messaggio ha espresso la sua vicinanza ed il suo cordoglio alla famiglia di Paolo: “Sono profondamente scosso da questa tragedia […] Posso solo confermare che continueremo a operare e investire affinché simili terribili episodi non si verifichino più” – ha scritto.
Il tema del lavoro e della sicurezza restano al centro del mandato a loro affidato, afferma ancora il presidente D’Agostino, il quale si dice sconcertato per la morte dell’operaio.
Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo stava guidando il muletto quando avrebbe perso il controllo del carrello elevatore, finendo tragicamente in mare, mentre stava facendo retromarcia. La tragedia è avvenuta intorno alle ore 15 di ieri pomeriggio, anche se il corpo della povera vittima è stato recuperato soltanto un’ora dopo.
I sommozzatori ed i Vigili del Fuoco hanno provveduto al recupero della salma e i medici del 118, quando Paolo è stato recuperato, hanno anche provato a rianimarlo per qualche minuto, ma non c’era più nulla da fare.
Alla notizia della sua morte, i sindacati hanno proclamato uno sciopero immediato, proprio al Varco numero 4 del porto di Trieste, per chiedere sicurezza sul posto di lavoro, ma soprattutto per ricordare Paolo, vittima di una tragedia che poteva essere evitata.
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