Partita senza storia a Torino, Casper Ruud supera agevolmente il russo Rublev e raggiunge Novak Djokovic in finale.
Il norvegese dopo aver perso all’ultimo atto sia il Roland Garros che lo US Open proverà a vincere le sue prime Finals in carriera.
Impressionante la solidità di Casper Ruud, il norvegese sbaglia pochissimo e riesce a trovare profondità nei propri colpi con grande continuità.
Vittoria netta e meritata per il classe 98 che anche oggi si dimostra giocatore di livello assoluto, la finale di domani contro Novak Djokovic sembra tutt’altro che scontata vista la condizione fisica del numero 4 al mondo.
Per Ruud è la terza grande finale della stagione, il norvegese infatti ha perso in finale a Roland Garros contro Nadal e allo US Open contro Carlos Alcaraz, domani proverà ad invertire questa statistica negativa e portarsi a casa il suo primo titolo alle Finals.
Finisce 6-2, 6-4 per Ruud, nulla da fare per il russo che si ferma in semifinale dimostrandosi ancora mentalmente in difficoltà quando il livello si alza.
Il norvegese arriva alla finale. in grandissima condizione e più riposato rispetto a Djokovic, il serbo infatti ha vinto una maratona con Fritz, Ruud invece ha impiegato poco più di un’ora per raggiungere la finale.
Era facile dare per favorito Ruud, difficile invece immaginare un dominio di questo tipo, un 6-2, 6-4 tanto netto quanto meritato per il tennista norvegese che in poco più di un’ora stacca il pass per la finale dove affronterà Novak Djokovic.
Due break per set e la netta sensazione che Ruud abbia ormai raggiunto piena consapevolezza nei propri mezzi e nel proprio tennis.
La reazione di Rublev arriva soltanto nel finale quando recupera una delle due palle break prima di cedere per il definitivo 6-4.
Difficile superare la difesa di Ruud, il classe ’98 infatti è solidissimo al servizio riuscendo a dominare gli scambi da fondocampo grazie ad un dritto sempre profondo e preciso.
Non riesce a replicare la rimonta effettuata contro Tsitsipas il tennista russo che si trova di fronte un tennista molto solido a livello mentale che non si innervosisce neanche nei pochi momenti di difficoltà.
Nel momento decisivo, sul 5-4, Ruud non trema al servizio tenendo il proprio turno di battuta a zero e raggiungendo Djokovic in finale.
Grande soddisfazione per il norvegese che proverà a chiudere alla perfezione un 2022 comunque straordinario che lo ha visto raggiungere due finali slam ed oggi l’atto finale del master 1000 più importante della stagione.
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