Una ricerca dell’Università della Carolina del Nord ha evidenziato come il troppo utilizzo dei social alteri la sensibilità cerebrale.
In parole semplici, l’utilizzo eccessivo delle reti sociali può essere associato a cambiamenti che avvengono nelle regioni cerebrali legate alle ricompense e alle punizioni.
L’utilizzo eccessivo e sconsiderato dei social media può essere associato a diversi cambiamenti che interessano la sensibilità del cervello dei giovani, stessa cosa vale per il controllo continuo delle notifiche in entrata.
Le zone del cervello più colpite sarebbero quelle legate alle ricompense e alle punizioni sociali, questo è il risultato che emerge da uno studio effettuato dai ricercatori dell’Università della Carolina del Nord, il quale è stato pubblicato sul Journal of American Medical Association Pediatrics.
A guidare il team è stata la dottoressa Eva Telzer e come oggetto di studio sono stati presi in considerazione 169 studenti di medie e superiori. Gli adolescenti hanno l’opportunità attraverso i social di interagire in maniera immediata con milioni di persone, un’esperienza che non ha simili né precedenti.
Questo però può avere effetti nocivi sullo sviluppo cerebrale, che in questo periodo della vita è particolarmente sensibile al feedback sociale.
I social consentono l’accesso immediato a qualsiasi informazione e in ogni momento, inoltre sono progettati per mantenere gli utenti coinvolti con notifiche, messaggi e comunicazioni varie.
In parole semplici l’uso sconsiderato dei social è molto dannoso ma queste non è un’informazione nuova, tuttavia la ricerca ha messo nero su bianco dei risultati inquietanti sui nostri giovani.
Gli scienziati hanno eseguito delle risonanze magnetiche per considerate l’anticipazione del feedback sociale. I ragazzi sono stati esposti a stimoli per indicare le ricompense sociali.
I partecipanti hanno fra i 13 e i 17 anni, e quasi l’80% di loro aveva l‘abitudine di controllare i telefonini almeno una volta ogni ora, mentre quasi la metà li monitorava costantemente quasi come fosse un tic nervoso per il bisogno di sapere cosa avviene sul web.
Secondo gli scienziati, chi tende a verificare le notifiche più di frequente, è associato ad alterazioni del cervello legate ai meccanismi della cosiddetta ricompensa sociale.
Serviranno di certo molti altri accertamenti per esaminare come queste associazioni influiscano a lungo termine sullo sviluppo dei neuroni degli adolescenti e anche sulla capacità di adattamento psicologico, in particolare in una realtà in cui le piattaforme social sono diffusissime e vengono utilizzate a volte senza criterio.
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