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Alla fine dell’anno scorso una famiglia di Avezzano (in provincia de L’Aquila) aveva trovato in un cassetto di un vecchio comò, un libretto al portatore sepolto in mezzo a tanti altri oggetti. Dopo averlo aperto, hanno potuto notare che il denaro segnato al suo interno, ossia mille lire, era stato depositato al sicuro in una banca dal 1941.
Dal momento che i libretti al portatore sono diventati ‘illegali’, la famiglia che ha fatto il prezioso ritrovamento si è rivolta a due avvocati per capire se il denaro può essere ancora debitamente incassato.
In caso affermativo, il libretto al portatore di mille lire potrebbe valere qualcosa come 600mila euro, tra interessi e rivalutazioni. Un bel tesoretto!
Secondo i legali della famiglia, gli avvocati Stefano Chichiarelli e Federica Federici, la somma contenuta nel libretto al portatore può essere incassata, perché il libretto non risulta estinto, e la data ultima per richiedere il denaro contenuto in un libretto al portatore è stata stabilita, dalle nuove norme, nel 31 dicembre 2018.