Da ieri sera la Capitaneria di Porto di Ravenna cercava un giovane scomparso dopo un tuffo in mare a Lido di Classe, oggi è stato trovato il corpo.
Il 24enne era residente a Cervia e quello che è stato il suo ultimo tuffo, è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri sera, un sabato di calura come tanti in cui si stava divertendo con gli amici in una delle più belle aree marine nel ravennate. Poi non lo hanno visto più riemergere e dopo un po’ si sono preoccupati, lanciando l’sos che è stato raccolto dagli uomini della Capitaneria che si sono messi alla ricerca del ragazzo. È stata una notte di lavoro, poi il tragico ritrovamenti di questa mattina grazie a una motovedetta che stava setacciando la zona. LE indagini sono affidate ai carabinieri del comando locale, che stanno eseguendo gli accertamenti del caso grazie all’aiuto della compagnia di amici, le cui testimonianze saranno importanti per capire ricostruire la dinamica dei fatti.
Trovato il corpo senza vita del giovane scomparso a Ravenna
Non è una notizia nuova quella del ritrovamento di un cadavere in mare ma ogni volta rimaniamo senza parole, difficile credere che la vita di un giovane – in questo caso di 24 anni – possa terminare in modo così orrendo in una calda giornata estiva di divertimento in compagnia degli amici. Vittima della storia di oggi è un ragazzo residente a Cervia, che con alcuni coetanei si trovava ieri a Lido di Classe, in provincia di Ravenna.
Il luogo, ricco di spiagge e scorci marini mozzafiato, è molto frequentato in questo periodo e ieri la spiaggia libera scelta dal gruppo in questione era particolarmente affollata poiché era sabato. Parliamo di un’area all’altezza di viale Caboto, da qui il 24enne si è tuffato in mare a pochi metri dalla riva per non riemergere più.
Quasi immediata la macchina dei soccorsi attivata grazie alla segnalazione degli amici che, dopo averlo perso di vista e non vedendolo più tornare, hanno avvisato le autorità. A raccogliere il loro allarme è stata la sala operativa della Capitaneria di Porto, che intorno alle 19.20 ha attivato le motovedette, un battello veloce e una pattuglia di militari per le ricerche a terra, coadiuvati dai vigili del fuoco con un elicottero proveniente da Bologna. Attivi anche i sommozzatori anche di Ravenna.
Nonostante il grande dispiegamento di forze, del giovane nessuna traccia per ore. Teniamo presente che si tratta di un’area molto vasta da controllare ma poi questa mattina, il ritrovamento grazie alla motovedetta cp 847, la prima a scendere in acqua.
Il corpo senza vita del 24enne, di origine senegalese, è stato trovato alle prime ore di questa mattina.
Il recupero e le indagini
Al momento le informazioni in nostro possesso non ci consentono di dare un nome al ragazzo, vittima della tragedia. Sappiamo solo le sue iniziali N.B. e che da tempo abitava a Cervia ma i suoi genitori sono senegalesi.
Il ragazzo sapeva nuotare perfettamente e per questo motivo gli amici non hanno chiamato subito i soccorsi ma solo dopo alcuni minuti in cui, non vedendolo riemergere, hanno capito che era successo qualcosa di grave. Ai carabinieri che stanno indagando, hanno raccontato che dopo l’amico anche loro si sono tuffati in acqua ma poi l’hanno perso di vista e una volta tornati a riva, hanno notato che di lui non c’era più traccia, era come scomparso e quindi hanno aspettato pochi minuti e poi hanno lanciato l’sos.
Non è chiaro al momento cosa sia successo in quelle acque della costa ravennate, teatro dell’ennesima morte in mare per cause misteriose. Il ragazzo è stato recuperato e trasferito in obitorio, come disposto dall’autorità giudiziaria, in attesa del formale riconoscimento e di ulteriori accertamenti, fra cui chiaramente l’autopsia che rivelerà con precisione cosa ha causato la morte.
Non possiamo fare ipotesi, potrebbe infatti aver avuto un malore o essere rimasto incagliato in qualcosa che lo ha trattenuto troppo tempo sott’acqua. Gli inquirenti non escludono nulla e nel frattempo stanno interrogando ancora gli amici e anche altri testimoni che erano presenti i spiaggia al momento del tuffo.
Il corpo del giovane si trovava a 300 metri di distanza dalla costa.